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Feudo Montoni

Nel cuore della Sicilia, a 760 metri, la famiglia Sireci-Muller coltiva 44 ettari di vigna, protetti da un anello di policoltura biologica che nutre l'azienda.

Da Feudo Montoni, nel cuore della Sicilia, i 44 ettari di vigna di Fabio Sireci e Melissa Muller sono circondati da 116 ettari coltivati biologicamente a ceci, lenticchie, grano e pomodori.

Non viene usato nessun prodotto chimico qui, né lo è mai stato, racconta Sireci: «È come un anello che circonda e protegge le nostre vigne dai vicini che non adottano pratiche biologiche». Sostanzialmente, l’obiettivo della coppia è di essere interamente autosufficienti.

«Non siamo vegetariani», dice Muller (che è stata una nota e apprezzata chef a New York, prima di trasferirsi in Sicilia). «Ma non vogliamo essere parte del mondo agricolo industriale. Tutto ciò che consumiamo viene dalla nostra proprietà». Il che include l’olio extravergine d’oliva, il miele dalle api locali, la pasta dal grano coltivato da sé, le uova dalle galline che allevano e altro ancora.

Feudo Montoni è una gemma nascosta, ubicata sulle montagne a 760 metri sul livello del mare, con nessun’altra cantina nel giro di almeno 20 chilometri. «Questa zona non è la Sicilia per i turisti, ma per gli esploratori. Ogni cosa sembra essersi fermata nel tempo», afferma Sireci. E gli esploratori intrepidi sono ben ricompensati da una visita, sia per i vini eccellenti sia per la storia di Feudo Montoni, che ha origine nel XII secolo.

Il nonno di Fabio Sireci comprò la tenuta alla fine dell’Ottocento, quando c’erano quasi solo campi di grano. All’epoca, il grano era redditizio mentre il vino era un’attività secondaria: «Ma mio nonno ne era molto appassionato». Ancora oggi, ogni nuova vigna di Feudo Montoni è innestata a partire dagli altri vigneti della proprietà, una pratica che risale all’Ottocento: non si usa materiale da vivaio. «Aiuta a mantenere unica l’identità dei nostri vini», spiega Sireci. «Sono ancora espressione dello stesso vino che veniva fatto qui due o tre secoli fa».

Da portare a casa

Vrucara: nasce da due ettari di vigna di Nero d’Avola pre-fillossera che erano già parte della tenuta quando il nonno di Sireci l’acquistò. Dall’aroma intenso, ha note sapide di cuoio ed erbe essiccate ed è ricco di note vellutate di frutti rossi scuri, ma non è per niente opulento.

Maggiori informazioni

Cammarata (Agrigento)

feudomontoni.it

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