In Calabria, tra i filari che guardano lo Ionio e respirano il vento della Sila, Librandi ha trasformato la viticoltura in un laboratorio di sostenibilità e innovazione.
Non è retorica, ma concretezza: l’azienda sta facendo un percorso che non si limita a certificazioni, ma che disegna un modello agricolo capace di conciliare tradizione e futuro. Equalitas, Carbon e Water Footprint, energie rinnovabili, economia circolare: parole che suonano tecniche, ma che in vigna significano grappoli più sani, suoli vivi, meno risorse sprecate.
Uno degli strumenti chiave è il progetto Biopass, sviluppato con Sata Studio Agronomico: un check-up microbiologico dei suoli che consente di calibrare strategie agronomiche mirate, rigenerando fertilità e biodiversità. A completare questo approccio scientifico ci sono arnie, bug hotels e nidi artificiali, piccoli tasselli che trasformano i vigneti in ecosistemi resilienti. E non mancano le scelte coraggiose: 70 ettari di boschi e macchia mediterranea preservati come polmone verde aziendale, fertilizzanti esclusivamente organici, sistemi di monitoraggio idrico ed energetico che riducono ogni spreco.
Ma sostenibilità non significa solo ambiente. Per Librandi è anche ricerca identitaria: il Giardino Varietale custodisce oltre 200 vitigni autoctoni calabresi, un patrimonio genetico che racconta secoli di storia e che diventa materiale vivo per i vini di domani. E c’è la circolarità produttiva, con le vinacce che diventano grappa alla Distilleria Caffo in provincia di Vibo Valentia, i residui della distillazione che alimentano un impianto a biogas, e il digestato che torna in vigna come nutrimento naturale.
Infine, c’è la dimensione sociale: formazione continua, parità di genere, raccolte sangue con AVIS, scuole in vigna, un museo dedicato alla viticoltura (Vi.Te.S.) e progetti culturali che legano il vino al territorio. Perché la sostenibilità, per Librandi, non è un traguardo: è un racconto collettivo che parte dal calice e arriva alla comunità.
Da portare a casa
Calabria Rosso Igt Megonio: da uve Magliocco, è un rosso rubino intenso che regala profumi di ciliegia e mora. È pieno e caldo, ma fresco ed equilibrato. Vinificato in acciaio e affinato in barrique, unisce potenza e finezza a un rapporto qualità-prezzo imbattibile.