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Rivetto

Enrico Rivetto trasforma la monocoltura del Nebbiolo in un “organismo agricolo” complesso, autosufficiente e certificato biodinamico.

Sulla collina di Lirano, tra Serralunga d’Alba e Sinio, l’azienda agricola Rivetto rappresenta da tempo un faro di sostenibilità nel prestigioso territorio del Barolo.

Guidata oggi da Enrico Rivetto, quarta generazione di una famiglia di vignaioli dal 1902, questa cantina ha intrapreso un percorso coraggioso e visionario, trasformando la monocoltura del Nebbiolo in un ecosistema agricolo complesso e in perfetto equilibrio. Il mantra di Rivetto è la biodiversità. Abbandonando l’approccio convenzionale, l’azienda ha sacrificato ettari di vigneto per fare spazio a boschi, alberi da frutto, cereali antichi, orti ed erbe officinali. Questa diversità non è un mero vezzo estetico, ma il cuore pulsante di una filosofia che mira a creare un “organismo agricolo” autosufficiente e resiliente. Siepi e corridoi biologici favoriscono la vita di insetti e animali, contribuendo a un controllo naturale dei parassiti e a una maggiore salute del suolo.

Tra le poche aziende nella denominazione Barolo a ottenere la certificazione biodinamica Demeter, oltre a quella biologica, Rivetto applica pratiche agronomiche rigorose. Il suolo viene nutrito con compost autoprodotto, e la difesa delle viti è affidata a rame, zolfo e preparati naturali. In cantina, le fermentazioni sono spontanee, affidate ai lieviti indigeni, per preservare l’autenticità di un terroir unico.

La gestione delle risorse idriche è un altro pilastro della sostenibilità: un laghetto raccoglie le acque piovane, riutilizzate per le necessità aziendali, mentre un sistema di fitodepurazione purifica le acque reflue, restituendole pulite all’ambiente. Questa attenzione all’impatto ambientale si riflette in ogni scelta, dalla vigna alla bottiglia. I vini di Rivetto, dal Barolo alla Barbera, fino alla Nascetta, sono l’espressione più pura di questo approccio olistico. Non sono solo prodotti di eccellenza enologica, ma ambasciatori di un nuovo modo di concepire l’agricoltura, dove l’uomo non è un dominatore, ma un custode della terra. Un esempio luminoso di come il futuro del vino passi necessariamente attraverso il rispetto profondo per la natura.

Da portare a casa

Barolo Docg Briccolina: un vino che ha tutte le sfumature classiche del Nebbiolo da lungo invecchiamento ma gioca sui contrasti: è serio ma giocoso, riporta alla terra ma prende spazio tramite il frutto maturo, è centrato ma con nervo, e ti fa scoprire qualcosa di nuovo in ogni sorso.

Maggiori informazioni

Sinio (Cuneo)

Rivetto.it

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