Nel cuore della Lombardia, la Franciacorta è un anfiteatro naturale che abbraccia le sponde del Lago d’Iseo. Le sue dolci colline si sono formate oltre diecimila anni fa dal ritiro dei ghiacciai, lasciando terreni morenici ricchi di minerali: un patrimonio geologico che, unito all’influenza mitigatrice del lago, crea un microclima perfetto per la viticoltura. È per preservare questo contesto naturale che Silvia e Federico Stefini, fratelli appassionati di vino, hanno dato vita al loro progetto di viticoltura consapevole.
«La nostra è una storia di terre e di persone, unite tra loro da ideali, passioni ed emozioni – racconta Silvia –. Abbiamo scelto un’agricoltura sana e rispettosa dell’ambiente, che migliori e arricchisca i suoli in cui viene applicata. E soprattutto, che dia un vino naturale e dal gusto unico».
Con questi presupposti, nel 2011 hanno rilevato l’azienda agricola della famiglia Conti Bettoni Cazzago, 11 ettari di una delle più antiche proprietà vitivinicole della Franciacorta. Il nome della cantina, 1701, si ispira alla prima annata prodotta dal Brolo, un vigneto storico di Pinot Nero cinto da mura medievali risalenti all’XI secolo, che oggi regala un elegante Blanc de Noirs.
Il cammino verso una viticoltura sostenibile li ha portati, nel 2015, alla certificazione biologica e, l’anno successivo, a quella biodinamica Demeter: un primato assoluto per l’areale. Da qui è nato il primo Franciacorta biodinamico, che ha sancito l’ingresso della cantina in realtà internazionali come Renaissance des Appelations e Vi.Te – Vignaioli e Territori.
Oggi la produzione conta circa 70mila bottiglie l’anno, principalmente di vini spumanti. In linea con la filosofia aziendale di lasciare che sia l’uva a esprimere complessità e personalità, i Franciacorta della cantina sono tutti non dosati e le bottiglie riposano a lungo sui lieviti, almeno 24 mesi, per raggiungere un equilibrio naturale che li renda fedeli interpreti della varietà e del territorio da cui provengono.
Da portare a casa
Franciacorta Docg Brut Nature: il Brut Nature nasce dall’unione tra l’equilibrio dello Chardonnay e il carattere del Pinot Nero, dopo una sosta di 24 mesi sui lieviti. Non dosato e dalla spiccata acidità, è il perfetto ambasciatore delle scelte enologiche “puriste” della cantina.