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Salcheto

Michele Manelli spinge oltre il biologico: cantina energeticamente autonoma con tunnel solari, bottiglie ultraleggere e welfare aziendale per i lavoratori in vigna.

A Salcheto, la sua azienda nell’areale della Docg del Vino Nobile di Montepulciano, Michele Manelli coltiva le uve in maniera biologica. Ma a suo parere la sostenibilità a tutto tondo è ancor più importante:

«L’agricoltura biologica è una pratica molto interessante, e approvo il rifiuto di scorciatoie chimiche. Ma il biologico in sé non tiene in considerazione molte delle sfide ecologiche e sociali che stiamo affrontando, come cambiamento climatico, consumi energetici, condizioni di lavoro etiche. Non è una critica; dico solo che dobbiamo spingere nella direzione giusta in più e più modi».

Così, chi visita la cantina scoprirà che Salcheto usa solo rovere da foreste gestite responsabilmente, usa le bottiglie più leggere che ci siano in commercio per abbassare l’impronta ecologica, depura e riutilizza le acque reflue, autoproduce il compost per le vigne ed è energeticamente autonoma (per esempio, dei tunnel solari captano la luce esterna per illuminare i livelli inferiori della cantina). Salcheto è stata anche la prima cantina in Italia ad adottare un piano di welfare per chi lavora le vigne. Manelli ha pure contribuito a fondare Equalitas, un’organizzazione dedicata a promuovere la sostenibilità nelle cantine.

Parlando con lui, la sua passione appare evidente ma è allo stesso tempo una persona gioiosa e positiva. «Sento che i problemi ambientali sono un’enorme montagna su cui noi, a Salcheto, abbiamo un effetto minimo, quasi impercettibile. Produciamo 400mila bottiglie l’anno, sui 26 bilioni prodotti in tutta Europa. In termini del risparmio di emissioni che siamo riusciti ottenere nell’ultimo decennio, la nostra stima è di 3 milioni di chili: equivale a piantare 5mila piante! Ma per compensare e arginare le sfide climatiche che tutti ci troviamo ad affrontare ne servirebbero milioni e milioni. Ciascuno deve fare la sua parte: non possiamo starcene tutti seduti ad aspettare soluzioni dall’alto, o non ce la faremo».

Da portare a casa

Vino Nobile di Montepulciano Docg: un vino che ha il frutto scuro e intenso tipico del Prugnolo Gentile (Sangiovese) di queste zone, ma risulta slanciato e pieno di energia. Un Sangiovese più orientato all’eleganza che alla potenza, nelle parole del suo artefice.

Maggiori informazioni

Montepulciano (Siena)

Salcheto.it

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