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Abbiamo preso un granchio

Abbiamo preso un granchio

Dalla storia del Dungeness della baia di San Francisco alle crociere del Nord Europa, il mare è il protagonista di questo numero. Senza dimenticare il brodo, raccontato nelle sue innumerevoli sfumature.

Stavolta abbiamo preso un granchio. No, non è il granchio blu (di quello parlammo già in tempi non sospetti). Ma uno decisamente più carnoso e dolce: il Dungeness, pescato in quella Frisco Bay della più celebre canzone di Otis Redding (a proposito: ascoltate la nostra nuova playlist). Scoprite quante ricette si possono fare con questo granciporro, che si può trovare anche in Italia, dai saporiti spaghettoni a un semplice ma delizioso sandwich con cui stupire i vostri ospiti. Anche questa volta, la sfavillante foto di copertina è del one and only Victor Protasio.

Restiamo a pelo d’acqua con un accurato e spassoso reportage di Melanie Hansche, che si è sacrificata, di oceano in oceano, per consigliarci le migliori crociere gastronomiche da prenotare nel 2024. Ma nel frattempo ci possiamo dedicare a tutte le novità di St. Moritz, sempre più impegnata a guadagnare il primato di montagna più gourmet delle Alpi, grazie alle consulenze di nomi come Mauro Colagreco o i fratelli Cerea.

Avete capito che l’acqua è un po’ l’elemento conduttore di questo numero. Infatti è anche l’ingrediente imprescindibile della preparazione ancestrale e comfort per antonomasia. Non parliamo però del solito brodo ma delle prodigiose estrazioni di tanti grandi chef, da Andrea Berton a Paolo Griffa, da Francesco Apreda a Nikita Sergeev: non è più solo una base della cucina, ma diventa protagonista di tanti menu (e un virtuoso alleato della nostra dieta, grazie alle proprietà decongestionanti e detox). Nelle testimonianze raccolte da Andrea Martina Di Lena e Luciana Squadrilli trovate tutti i consigli e le tecniche per dare un boost alle vostre cene d’autore casalinghe.
Non è nemmeno la solita Borgogna, quella raccontata da Ray Isle, che ci fa conoscere una nuova generazione di viticoltori e ci consiglia pure tante bottiglie validissime ma soprattutto ancora accessibili (custoditele in cantina, ci ringrazierete).

Abbiamo poi fatto una chiacchierata con Dom Carella, per conoscere meglio la sua “cucina liquida”, siamo stati a Napoli, per scoprire ogni dettaglio del più ambizioso progetto enogastronomico della città, quello di Giuseppe Iannotti dentro Gallerie d’Italia, e infine siamo approdati al Gritti Palace per provare il nuovo menu di Alberto Fol, accomodati nella fiabesca sala del Club del Doge, con il Canal Grande a fare da cartolina.

Buone rotte culinarie, e buona lettura.

Maggiori informazioni

foto di copertina di Victor Protasio

 

 

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