Alois Lageder

Alois Lageder

Nel cuore dell’Alto Adige, una tenuta biodinamica dove innovazione e biodiversità si fondono in vini autentici e vitali.

In Alto Adige, tra paesaggi che uniscono freschezza alpina e calore mediterraneo, la tenuta Alois Lageder coltiva da sei generazioni una visione vitivinicola che mette al centro la biodiversità e l’armonia con la natura. L’approccio biodinamico, adottato sin dagli anni Novanta e oggi condiviso anche dai circa sessanta partner viticoltori, rappresenta per la famiglia Lageder un impegno concreto verso pratiche agricole avanzate, attente all’ambiente e capaci di restituire vitalità ai terreni. La tenuta è concepita come un organismo vivente a ciclo chiuso: nei vigneti pascolano buoi e mucche, nel GrandOrto crescono verdure ed erbe aromatiche, mentre oche e galline contribuiscono alla biodiversità. Questa visione agricola si traduce in vini freschi, vivaci e autentici, capaci di riflettere le sfumature paesaggistiche e culturali dell’Alto Adige. In cantina, la filosofia segue la stessa logica: ogni vino è interpretato individualmente, senza procedure standardizzate. Fermentazioni spontanee, sperimentazioni con macerazioni sulle bucce o invecchiamenti insoliti danno vita a etichette che non temono di spingersi oltre i confini del consueto. La curiosità è infatti la chiave che guida ogni scelta, come racconta Alois Clemens Lageder, Amministratore Delegato dell’azienda di famiglia: «Non abbiamo la pretesa di reinventare la ruota: cerchiamo semplicemente di perfezionare la corsa. E a volte togliamo le mani dal manubrio, per provare quella sensazione di ebbrezza che ci aiuta a spingerci oltre». Anche la tecnologia è alleata di questa visione: dalla ricerca di varietà resistenti ai cambiamenti climatici all’introduzione di bottiglie leggere ed eco-compatibili, fino alla condivisione dei valori aziendali. L’etica di Lageder non si esprime soltanto attraverso il rispetto della natura, ma anche nella responsabilità verso le persone: la diversità culturale di chi lavora in azienda e la collaborazione con i viticoltori locali rappresentano un patrimonio inestimabile. Una comunità che, insieme, coltiva il futuro di vini che uniscono sperimentazione e memoria, innovazione e tradizione.

Da portare a casa

Löwengang Chardonnay

Negli anni Ottanta questo Chardonnay segnò la svolta dell’Alto Adige, imponendosi a livello internazionale come icona dei grandi bianchi. Dai vigneti storici di Magrè nasce un vino che unisce eleganza, radici e visione pionieristica.

Maggiori informazioni

Magrè sulla Strada del Vino (Bolzano)
aloislageder.eu

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