Arnaldo Caprai

Arnaldo Caprai

A Montefalco, una visione lungimirante trasforma il Sagrantino in simbolo di innovazione, territorio e impegno sociale.

Marco Caprai è un visionario. Lo è sempre stato, continua ad esserlo e probabilmente lo sarà per sempre. La lungimiranza, la ri- cerca e l’innovazione sono sempre state il Gps della sua azione, dall’invenzione del Sagrantino contemporaneo e del territorio di Montefalco così come lo conosciamo oggi fino a ogni dettaglio del progetto che ha costruito passo dopo passo. Guardare dove gli altri non arrivano come filosofia di vita e di azienda; col vino protagonista, certo, ma anche “mezzo” per raggiungere traguardi che travalicano il semplice fare agricoltura e dire qualcosa al mondo. Dallo studio genetico delle uve ai sistemi di allevamento, dalle vinificazioni in continuo divenire alle maturazioni dei vini, dalla “Green Revolution” ai temi legati alla responsabilità sociale: da oltre 40 anni Caprai appare come un moto perpetuo che non smette di sorprendere. Basti pensare che dal 2016 la cantina ha iniziato un percorso di collaborazione con la Caritas e altre associazioni locali per l’inserimento di immigrati nel mondo del lavoro, dando un’occupazione e un futuro a oltre 200 persone richiedenti asilo. Un’iniziativa che è valsa all’azienda – unica del settore vitivinicolo – il titolo di “Welcome. Working for refugee Integration”, assegnato dall’UNHCR, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati (e il premio per la Responsabilità Sociale nel Vino ai Food&Wine Italia Awards 2024). Tra i progetti più recenti, merita la citazione quello relativo al “primo vigneto digitale” d’Italia. In pratica un’aula a cielo aperto, capace di formare gli agricoltori di domani e fornire loro le competenze necessarie per affrontare le sfide complesse che il settore ha di fronte. Sostanzialmente un ettaro di proprietà dell’azienda Arnaldo Caprai è stato concesso in comodato d’uso gratuito all’ITS Umbria Academy per accelerare sul campo (è proprio il caso di dirlo) la digitalizzazione del settore, grazie all’impiego di tecnologie avanzate e innovative. Un metodo che sembra offrire numerosi benefici in termini di produttività, gestione delle risorse, comprensione e soluzioni delle più stringenti problematiche ambientali e climatiche.

Da portare a casa

Montefalco Sagrantino 25 Anni Docg

Presentata per la prima volta nel venticinquennale della cantina, questa etichetta è diventata un monumento dell’enologia italiana. Negli anni si è però saputa evolvere, affiancando complessità e struttura a una sempre più ricercata finezza.

Maggiori informazioni

Montefalco (Perugia)
arnaldocaprai.it

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