Aperto da tre stagioni, sospeso tra cielo e mare e circondato dagli scorci mozzafiato della bellissima baia di Taormina, il Blum è il secondo ristorante del Mazzarò Sea Palace (dopo il classico Armònia). Un luogo pensato sin dall’inizio per proporre agli ospiti un’esperienza sensoriale a tutto tondo: un connubio armonioso tra design contemporaneo e ogni altro elemento che concorre a creare un’emozione e un ricordo.
La visione libera e creativa di Riccardo Fazio
Il nome del locale viene da bloom (in inglese, “fioritura”) ma il termine inglese che ricorre è anche disruption, un concetto che va oltre il fine dining e sfida le convenzioni con rispetto. A volere fortemente questo progetto nato nell’estate del 2023, il bravo e giovane Riccardo Fazio (classe 1992), chef siciliano tornato sull’isola dopo diverse esperienze in Europa e il lavoro accanto a Gaetano Trovato al ristorante Arnolfo in Toscana.
Fazio è l’executive chef del Mazzarò Sea Palace (parte della collezione VRetreats), e qui propone una cucina proiettata verso il futuro ma con radici profonde nella propria cultura. Una visione libera e creativa del territorio, che parte dalla Sicilia per abbracciare l’intero Mediterraneo, alla ricerca di nuove connessioni e armonie gastronomiche: «La nostra è un’interpretazione innovativa del fine dining a Taormina: qui i sapori dell’isola si aprono a nuove influenze, arricchendosi di sfumature, tecniche e ingredienti che parlano la lingua comune del mare – dice il giovane chef originario di Paternò – Sono particolarmente orgoglioso di questo progetto, quando lo abbiamo pensato sembrava una follia, oggi siamo molto contenti grazie anche a una squadra di lavoro giovane e davvero di alto livello».
Un luogo intimo e un menu che spazia dalla Sicilia alla Francia
Il ristorante si distingue per la sua posizione unica: una terrazza sospesa sul mare, senza i tovagliati classici e senza pareti a separare gli ospiti dalla meraviglia, coccolati dalla restaurant manager Dana Muscalo e dal sommelier Gaetano La Rocca. Con soli 12 coperti, offre un’esperienza intima e riservata, immersa nella bellezza incontaminata della spiaggia di Mazzarò, dove il panorama diventa parte integrante del viaggio sensoriale: «Qui non ci sono barriere e anche il servizio è meno formale ma di certo non meno elegante di quanto ci si aspetterebbe», prosegue Riccardo Fazio. «Siamo attenti alla sostenibilità ma non ne facciamo un’ossessione, utilizziamo materia prima locale quasi per tutto ma quello che non troviamo qui lo facciamo arrivare da produttori con cui condividiamo gli stessi principi».
Ecco spiegati in menu la presenza della patata ratta dalla Francia, l’anguilla dalla Romagna e il tonno rosso Fuentes, che si alternano alle verdure locali o alle carni di cavallo o asino provenienti da allevamenti in provincia di Catania. Molto buona la Minestra di pasta mista con patata ratta, animella di vitello e tartufo, come pure il Tonno rosso e leche de tigre, il Polpo con babaganoush (crema tipica del Medio Oriente a base di polpa di melanzana, tahina e menta), datterino latto fermentato e croccante al sesamo e il sempre eccellente Tagliolino con aglio nero e mandorla (non a caso è il signature dish).
Tre i menu degustazione: Suggestioni (5 portate al costo di 135 euro), Blum (7 portate al costo di 160 euro) e Naturalmente (4 portate al costo di 110 euro), che propongono un racconto gastronomico libero dai vincoli della prossimità geografica.E da questa stagione, alla suggestiva terrazza si è affiancata anche una raffinata sala interna che sarà ulteriormente rinnovata per il prossimo anno.
