Cerca
Close this search box.

La nuova vita del Cavolo

Sulle tavole di tutto il mondo, il re dell’orto invernale sta vivendo il suo momento di gloria

Affumicato, abbrustolito, al forno, fermentato: ristoranti anche molto diversi tra loro stanno sperimentando nuovi, innovativi approcci a questo robusto ortaggio.

Se trattate nella giusta maniera, le caratteristiche amare e sulfuree del cavolo si possono attenuare dando luogo a sapori complessi e profondi che vanno da note di caramello e mou alla succulenza, ricca di umami, della carne. E per questo sempre più ristoranti lo propongono in chiave gourmet. Al Senia, ristorante di Honolulu, gli chef Chris Kajioka e Anthony Rush cuociono a bassa temperatura il cavolo cappuccio bianco (del tipo Cuor di bue grosso), un’antica varietà di forma conica dalle foglie particolarmente spesse, che rimangono piacevolmente croccanti anche dopo la cottura: il basso contenuto di zolfo ne accentua la dolcezza. 

Gli chef cominciano cuocendo il cavolo sottovuoto insieme a burro chiarificato, pressando la verdura per renderla ancora più compatta e concentrarne il sapore. «La maggiore densità ci permette di cuocere il cavolo per lungo tempo a bassa temperatura, favorendo lo sviluppo completo del suo naturale umami», afferma Kajioka. I sapori diventano ancora più pronunciati dopo che il cavolo è condito con aneto, parmigiano e alga kombu. Anche il cavolo verza, cinese, e quello rosso stanno ricevendo molta attenzione sui menu autunnali. In Italia provate le più interessanti variazioni sul tema a L’Argine a Vencò (Dolegna del Collio), al Reale (Castel di Sangro) e da Mazzo (Roma).