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Excelsior Hotel Gallia - Gran Merenda di Natale del Gallia

L’hôtellerie italiana si veste a festa

Afternoon tea in stile natalizio, proiezioni cinematografiche con Champagne e popcorn, atmosfere calde e avvolgenti come in un rifugio d’alta quota, ma restando in città: ecco alcuni indirizzi dove vivere il Natale tutto il mese di dicembre.

Fateci caso quando passeggiate nelle vostre città in questi giorni: l’atmosfera del Natale è arrivata anche negli hotel di lusso che sempre di più aprono le proprie porte per brunch, high tea e aperitivi firmati, spesso, da grandi chef. Se Federalberghi conferma «un’occupazione all’80%» nelle zone di montagna fino a Capodanno, sono diverse, infatti, le iniziative che coinvolgono i ristoranti del mondo hospitality e le hall urbane dove basta varcare la soglia per ritrovarsi catapultati sulle piste da sci di Courmayeur o in atmosfere da fiaba con fumanti miscele di tè natalizi e trolley di dolci che s’inchinano dinnanzi a sua maestà, il panettone. Non fermatevi allora solo per guardare le vetrine scenografiche e i salotti scintillanti: ecco alcuni indirizzi dove vivere il clima delle feste all’insegna del gusto e dell’eleganza.

1. The St. Regis Venice (Venezia)

Natale in grande stile, quello in laguna. Il St. Regis di Venezia, per celebrarlo al meglio, svela una collaborazione con lo Studio Mary Lennox di Berlino nel segno dell’arte e del design. Conosciuto per le sue installazioni surreali e oniriche, il laboratorio di flower design ha ideato una schiera di lussureggianti decorazioni floreali e scultoree che riempiono gli spazi del Gran Salone con eteree cascate di amaranto rosa. Ma la vera star è l’installazione del celebre artista cinese Ai Wei Wei “White Chandelier”, da contemplare sorseggiando un cocktail davvero speciale, pensato proprio per gli aperitivi delle feste: il Chocolate Heat Me Up, una miscela di cioccolato Domori Torino infuso con rum, latte di mandorle, sciroppo di zenzero e rabarbaro, servito caldo in una tazzina Ginori 1735. Un’ottima scusa per una sosta corroborante tra le calli.

2. Excelsior Hotel Gallia, a Luxury Hotel Milan (Milano)

Nella struttura milanese fiore all’occhiello della catena Marriott, torna ogni pomeriggio e fino al 6 gennaio la Gran Merenda di Natale. Un appuntamento che bissa il successo della prima edizione al Gallia Lounge & Bar e trasporta atmosfere e sapori del Sud nel cuore del capoluogo meneghino, grazie all’estro combinato di Vincenzo e Antonio Lebano (i fratelli-chef del ristorante Terrazza Gallia) e del pastry chef Stefano Trovisi, con la consulenza nientemeno che dei tristellati Cerea. Oltre che nello spirito delle feste, il viaggio è di quelli nel gusto e nella gastronomia. La meta? Il Regno delle due Sicilie, con molte tappe tra Napoli e la Puglia, rispettivamente territori di origine dei due resident e del pastry chef, le cui tradizioni festive rivivono in una veste informale e contemporanea. La carta è ricca, con Panettone Anima del Sud (albicocche del Vesuvio e cioccolato), ‘A brioche con gelato, Sfogliatelle, Capresine e Pastierine. Non mancano Struffoli e Mustacciuoli, classici stagionali partenopei, e nemmeno proposte salate come la Torta Danubio. Con il comparto bevande, tra vin brûlé, barbajada (il più goloso dei caffè milanesi), punch al mandarino oppure spritz, si torna saldamente al Nord.

5. Four Seasons Hotel Milano (Milano)

Per chi non può andare in montagna durante le feste, è la montagna a venire in città. Quest’anno Four Seasons Hotel Milano trasforma il suo Natale in un’esperienza da chalet. L’atmosfera in uno degli indirizzi più desiderati durante il mese di dicembre trasporta a Courmayeur Mont Blanc: una volta varcato l’ingresso del nuovo Après-Ski, concept ideato e realizzato dal direttore creativo Vincenzo Dascanio, sembra di essere sull’impianto di risalita funiviario in Valle d’Aosta. A merenda non si prescinde ovviamente dalle delizie del pastry chef Daniele Bonzi, come il panettone (in vendita solo in struttura). In collaborazione con il team F&B di Skyway, il bartender Luca Angeli e l’executive chef Fabrizio Borraccino hanno studiato un menu dedicato che rievoca il mood di questa destinazione sciistica: dallo Skyway Martini al Courmayeur Spritz, i cocktail vengono accompagnati dai bites che ricordano le piste innevate, con la selezione di formaggi valdostani o la focaccia con prosciutto crudo al Genepy, fontina DOP e cicoriella.

4. Mandarin Oriental (Milano)

Questo Natale il Mandarin Oriental di Milano accoglie gli ospiti con brillanti decorazioni in cristallo Swarovski, ricreando un’atmosfera di sottobosco con le fragranze di legni di pino di Dr. Vranjes. Ma non sarebbe Natale senza l’Exotic Christmas Punch, una pausa perfetta nei pomeriggi di festa che viene accompagnato con delizie dolci e salate a cura del pastry chef Marco Pinna. Per il primo brunch dell’anno si brinda a Champagne (e gin): i piatti della tradizione rivisitati dal tocco creativo dello Antonio Guida saranno accompagnati infatti da un French 75, per l’occasione preparato e servito direttamente al tavolo.

5. Park Hyatt Milan (Milano)

A pochi passi dalla Galleria Vittorio Emanuele, e quasi all’ombra del Duomo, il Park Hyatt è un’attrazione già di per sé, con la scenografica cupola che sovrasta l’ampia e luminosa lounge. Durante queste feste il cinque stelle lusso ha indossato un vestito ancora più scintillante, allestendo un vero e proprio Christmas Village che si apre ai suoi ospiti al motto di #Believeinthemagic. Approfittate di un aperitivo al Mio Lab Cocktail Bar oppure di una cena al Pellico 3 — dove il giovane chef Guido Paternollo ha creato menu festivi legati ai classici italiani — e state pronti ad avvistare elfi e renne.

6. Bulgari Hotel Milano (Milano)

Lo spirito natalizio è arrivato anche al Bulgari Hotel Milano con la nuova baita del «Christmas Wonderland», adibita nella sala privata accanto al Ristorante Niko Romito. Se per tutto il mese di dicembre il tristellato abruzzese propone uno speciale menu di sei portate a base di tartufo bianco, nel pomeriggio il focus è tutto sul momento del declinato al piatto in un mix tra dolce e salato.

7. Milano Verticale | Una Esperienze (Milano)

Siamo nel periodo delle luci e delle stelle; una in particolare, quella assegnata dalla guida Michelin, si è accesa da poco sul ristorante Anima, l’outlet di Milano Verticale la cui proposta fine dining è disegnata da Enrico Bartolini. Nell’hotel 4 stelle del gruppo UNA a gestire operativamente il comparto gastronomico ci pensa però il resident chef Michele Cobuzzi, che per il brunch di Capodanno accoglierà gli ospiti nelle sale più casual di Vertigo Osteria Contemporanea. L’intenzione è quella di celebrare il nascente 2023 con i sapori della Puglia — suo luogo di nascita — insieme ad alcuni caratteristici piatti milanesi. La proposta comprende quindi tanto la focaccia con capocollo di Martina Franca quanto il Riso al salto con crema allo zafferano, oltre all’imprescindibile cotechino e lenticchie. Ben fornito il carrello dei dolci, che dispensa gusti della tradizione: tortini alla nocciola e lampone, millefoglie alla crema chantilly e agrumi e panettone artigianale con salsa allo zabaione.

8. Grand Hotel Sitea (Torino)

Il Grand Hotel Sitea — con i suoi oltre 90 anni di storia tracciata dalla famiglia Buratti, oggi alla quarta generazione — è un’istituzione dell’accoglienza torinese che da pochi mesi ne ha accolta un’altra. Parliamo di un “monumento”, però, della gastronomia, e in particolare dello chef Davide Scabin, arrivato a ottobre a prendere in mano tutta l’offerta ristorativa della struttura a pochi passi dal Museo Egizio. Per provare il suo tocco, coadiuvato dai giovani Francesco Polimeni, Kevin Gardini e dal pastry chef Matteo Dinoia, non serve necessariamente sedersi alla tavola del ristorante gourmet Carignano. Prendetevi una mattinata libera durante le festività e andate a fare colazione nelle belle sale dall’allure sabauda. Troverete ad attendervi una ricca scelta di prodotti legati alla città e alla sua provincia: dalla pasticceria — con ricette della tradizione dei maestri confettieri (gli stessi fornitori dei tempi della Real Casa) —, ai prodotti da forno, con paste di meliga e biscotti novarini, per passare alle confetture artigianali, agli yogurt biologici e finire in bellezza con salumi tipici del Piemonte.

9. Amonti & Lunaris Wellnessresort (Cadipietra, BZ)

Nell’estrema propaggine settentrionale dello stivale — nel cuore della Valle Aurina, una delle più incontaminate dell’Alto Adige — gli amanti della montagna nella sua versione più “rilassante” possono godere dell’accoglienza dell’Amonti & Lunaris Wellnessresort. Una struttura dalla doppia anima ma interamente dedicata al benessere e alla cura millimetrica del servizio, all’interno della quale la compagine gastronomica ha un posto centrale. Oltre che nel fine dining Lunaris 1964, condotto da chef Matthias Kirchler, la famiglia Steger apre le porte durante le feste non solo ai propri clienti ma a chiunque voglia trattenersi per un aperitivo natalizio tutto dedicato al territorio alpino. Due le opzioni: un drink in uno dei lounge bar del resort a base di vini biologici e biodinamici altoatesini e trentini, del primo whisky altoatesino Puni, del Tyrol Tonic con varie referenze di gin o semplicemente di un caffè dalla locale torrefazione Caroma; o invece, per godere di una visuale ancora più chiara sulle montagne, un miscelato allo Sky Bar con vista panoramica dal punto più alto del resort.

10. Palazzo BelVedere (Montecatini Terme)

A Palazzo BelVedere — il nuovo hotel, spa e “city retreat” di Montecatini Terme — si festeggia il primo Natale. E lo si fa in un’atmosfera che tiene insieme i passati fasti termali della località e il genuino spirito toscano, consegnandoli ai propri ospiti nel segno di un’accoglienza contemporanea e calorosa. Ogni pomeriggio, chi soggiorna in hotel come chi si trova di passaggio, può accomodarsi al Mou Bar per il classico appuntamento delle 17: un tradizionale high tea per il quale si scelgono le migliori miscele della fiorentina La Via del Tè. Insieme a pasticcini e tramezzini formato mignon è possibile optare anche per un calice di Perrier-Jouet. L’aperitivo del BelVedere, inoltre, con una carta di cocktail che scaldano l’inverno — come il Tommy’s Margarita al peperoncino rosso, servito con ostriche, caviale e biscotteria salata — evolve la sera del 24 dicembre nel Cocktail della Vigilia. Un appuntamento affatto banale con fish&chips in versione toscana. Da provare.

11. Four Seasons Hotel Firenze (Firenze)

Dal brunch delle feste all’afternoon tea natalizio servito nell’Atrium Bar e accompagnato da piccola pasticceria, sandwich, scones e biscotteria tipica (è un attimo che si trasforma in aperitivo a base di ostriche e champagne!): il periodo delle feste al Four Seasons Hotel Firenze regala diversi momenti da collezionare. Ad aprire le danze sarà l’Open Day di domenica 18 dicembre, evento pre-natalizio che coinvolge ristoranti e produttori locali e i cui ricavati quest’anno verranno devoluti alla Patrizio Cipollini Foundation a sostegno di giovani rifugiati in cerca di lavoro nell’ambito dell’ospitalità e alla Fondazione Tommasino Bacciotti, a favore di famiglie con bambini affetti da tumori cerebrali. Signature delle tavole imbandite è il panettone della Gherardesca, con tanto di nuova ricetta: si tratta di un euforico omaggio alla natura e ai sapori spontanei della terra come alloro, rosmarino e miele di castagno, ma è anche un richiamo che porta oltre Firenze, per assaggiare mandorle pugliesi e noci del Brasile. La natura domina anche il packaging, una caleidoscopica scatola delle meraviglie attraverso la quale scoprire due simboli del Palazzo: la carta da parati cinese della suite 122 e l’iconica statua del Bacco nella lobby.

12. The St. Regis Rome (Roma)

Al St. Regis di Roma l’idea della perfetta pausa festiva combacia con il calore e la “cosiness” del Rito del Tè. Ogni pomeriggio è buono per accomodarsi ai confortevoli divanetti del bar Lumen, Cocktails & Cuisine e approfittare di quello che è un po’ un high tea britannico e un po’ una merenda nostrana. La carta completa delle migliori miscele Damann Frères si abbina al servizio di un assortimento di finger sandwich, una scelta di pasticceria classica e un paio di scones deliziosamente british. Se il pomeriggio sfocia nella prima serata, nulla vieta di ordinare un calice di Champagne.

13. Hotel Eden di Dorchester Collection (Roma)

A Natale cinema e popcorn. Sì, ma gourmet! Tutte le domeniche di dicembre (eccenzion fatta per il 25) Hotel Eden, albergo cinque stelle del gruppo Dorchester Collection, organizza i pomeriggi davanti al grande schermo su iniziativa di Chez Dédé, il duo creativo composto da Daria Reina e Andrea Ferolla. Il prossimo appuntamento sarà lunedì 26 con la proiezione di “Vacanze di Natale” da gustarsi insieme ai panini e popcorn a firma dell’executive chef Fabio Ciervo, serviti con una bottiglia mini dello Champagne Moët & Chandon (per i più piccoli succo di frutta). Per gli amanti del buon cibo, questa esperienza si può combinare anche con il pranzo de “La Domenica Italiana” presso Il Giardino Ristorante, e un menu che questo mese è dedicato al Trentino-Alto Adige.

14. Mama Shelter Roma (Roma)

Nei freddi pomeriggi di dicembre, cosa c’è di meglio che coccolarsi con una tazza di cioccolata e una fetta di torta fatta in casa? Mama Roma invita grandi e piccoli ad assaporare tutti i giorni dalle 16 alle 18 la sua merenda invernale, con dolci, biscotti e crostate, accompagnati da bevande calde. Il brunch invece si tinge di rosa con il “Pink Christmas”, nuance che colora anche i piatti proposti al buffet. Se sabato è in versione hang-over con shottino di vodka all’arrivo per ribilanciare il livello di alcol nel corpo dopo gli stravizi del venerdì sera e area detox con centrifugati, il pasto della domenica diventa invece family-friendly, con intrattenimento dedicato per i bambini.

15. Loly Boutique Hotel (Roma)

Si sa, intorno a Natale e Capodanno i brindisi di auguri non mancano. E il momento dell’aperitivo può essere l’occasione ideale per dare un’occhiata a una delle novità più recenti sulla scena dell’hôtellerie romana. Si tratta del Loly Boutique Hotel, che ha preso il posto della storica tipografia di via Morosini nella parte più elegante di Trastevere. Oltre all’osteria dedicata alla cucina tradizionale, il Lounge Bar si annuncia come un “piccolo laboratorio alchemico”, dove prendersi una pausa in compagnia a base di cocktail classici o twist più innovativi, abbinati — perché no — a piccoli assaggi. Aperto tutte le sere, anche a chi non soggiorna in hotel.

16. Dom Hotel (Roma)

Per chi si trova di passaggio a Roma, come per chi ci abita ma vuole concedersi una buona cena, il Dom Hotel è una meta già nota. Affacciato sull’affascinante rettilineo di via Giulia, l’albergo trova nella cucina del ristorante Verve un focus gastronomico all’altezza delle sue cinque stelle. In vista delle feste prendete nota della proposta dei resident chef Antonella Mascolo e Adriano Magnoli per il 1° gennaio: una robusta colazione continentale “Italian Style”, con una selezione di assaggi serviti a tavola insieme a un main a scelta. Per restare ancora aggrappati ai gusti delle feste, non si lesinerà su fette di panettone, pan di spezie e zabaione e, al fine di iniziare l’anno sotto i migliori auspici, le immancabili lenticchie in cocotte (portano fortuna per i guadagni; lo sapevate?).

17. Hotel Vilòn (Roma)

Avvolto da un’eleganza appena sussurrata, il Vilòn si conferma uno dei rifugi più cozy della Capitale che, agli ottimi piatti dello chef Gabriele Muro nel menu di Adelaide e alla rinnovata mixology con Federico Graziano che si è insediato lo scorso ottobre dietro il bancone del cocktail bar, aggiunge un nuovo appuntamento: il Tea Time, ma con accento francese. D’oltralpe è la selezione di Kusmi Tea (oltre venti tipologie) che spazia dalle miscele storiche speziate agli agrumi, ma anche tè verdi, naturali o aromatizzati ai fiori, bianchi fruttati e floreali, neri aromatizzati con note gourmand. A firmare la carta dei dolci è il giovanissimo chef pâtissier Andrea De Benedetto con un’offerta tra il classico e il contemporaneo dolce e salato. Qualche esempio? La Paris-Brest alla nocciola, il muffin alla zucca speziati e agli agrumi, i cookies del giorno con caramello e frutta secca, la capresina fondente, la mini cheesecake, i pasticciotti mignon alla crema che tradiscono le sue origini pugliesi o la tartelletta con frutta fresca.

18. Villa Igiea (Palermo)

Nello scrigno Art Nouveau memore dei fasti della famiglia Florio che si affaccia sul Porto dell’Acquasanta di Palermo le vacanze si trascorrono sotto il tiepido sole invernale, tra la terrazza del ristorante che porta il nome dei primi proprietari e l’elegante sala da pranzo Luigi XVI. A Villa Igiea, ogni domenica e fino al 18 dicembre (ma non preoccupatevi, il programma è ricco anche nelle settimane seguenti), si serve il Brunch delle feste: appuntamento all’aperto e con vista sul Tirreno, nel nome della grande cucina della tradizione italiana e con sottofondo di musica dal vivo. Le arti performative sono il filo conduttore anche di un’iniziativa che lega l’hotel al Teatro Massimo, che insieme offrono un pacchetto per due con biglietti per uno spettacolo preceduto da aperitivo all’Igiea Terrazza Bar, oppure seguito da cena a tre portate (a seconda dell’orario). Hanno pensato anche agli spostamenti, con un trasfer dedicato da e verso la Villa. Dovete pensare agli ultimi regali? Questo è un piccolo suggerimento. Tra Natale e Capodanno il calendario prevede il 29 dicembre una degustazione “defaticante” di diverse varietà di Marsala — naturalmente Florio — in abbinamento a proposte food e, per finire, un brunch di inizio anno nella tarda mattinata del 1° gennaio.

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