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dolci regionali

Pitta ‘Mpigliata

Se le noci calabresi sono l'ingrediente fondamentale, è probabile che nella ricetta originaria comparissero anche i fichi, i cui alberi abbondano da queste parti.

Nasce nel 2021 la scommessa di rilanciare e valorizzare un prodotto unico come la pitta ‘mpigliata sangiovannese, preparata rigorosamente a mano nel laboratorio di San Giovanni in Fiore, nella versione classica a fiore (la Flores, appunto, nata per il flos cenae, la conclusione delle cene importanti), in quelle più semplici a chiocciola o a pergamena ma pure in quella senza uvetta (stanno lavorando a una nuova versione in cui viene sostituita dai fichi secchi) e nei formati mignon e Pitt stick, pensato come snack. Il nome insolito nasce dall’usanza di legarne i lembi con steli o paglia per tenerne la forma in cottura, ma varia allontanandosi da San Giovanni: «Nel crotonese viene chiamata pitta della Madonna e si mangia a maggio, nel catanzarese diventa pitta ‘nchiusa, a Capo Rizzuto, dove qualcuno la frigge, èè la pitta all’olio. In provincia di Cosenza talvolta è la pitta di San Martino, e si mangia anche a Pasqua. Da noi è la pitta ‘mpigliata», spiega Giovanni Piccolo.

Maggiori informazioni

La Pitta ‘Mpigliata di Dulcis in Fiore, San Giovanni in Fiore (Cosenza)

Foto di Alberto Blasetti

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