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Stefano Amerighi

Stefano Amerighi

Difficile rinchiudere Stefano Amerighi (in foto) nelle “gabbie interpretative” che vanno di moda nel vino di oggi. È certamente un pilastro del così detto vino naturale o, se vogliamo allargare lo sguardo, l’emblema di quello artigianale, però è anche molto altro. Lo dimostra la sua fama, capace di andare ben oltre i ristretti circuiti alternativi per diventare mainstream, oppure la scelta di cambiare il sistema dall’interno, diventando Presidente del Consorzio dei Vini Doc Cortona. Una posizione che non è arrivata per caso né tantomeno improvvisa; semmai frutto di riflessioni profonde, idee, ingegno e intraprendenza. Oltre che di scelte, ovviamente, a cominciare dall’uva syrah e dove piantarla. Le barbatelle selezionate nella Valle del Rodano finiscono su due colli esposti a sud-sud-ovest, a Poggiobello di Farneto, mentre il sistema scelto per allevarle è da subito legato alla biodinamica. Da questo punto di vista, quella di Amerighi non è solo un’impresa legata al vino ma un microcosmo olistico che guarda con attenzione maniacale a tutte le sue componenti. «L’arrivo delle vacche Chianine in azienda è stata la vera svolta del mio progetto», ama ripetere Amerighi, a testimonianza di come le cose siano molto più articolate, complesse e interconnesse di quanto sembrino. Connessioni che a volte sono umane, ideali, capaci di sottendere una sorta di comunione. Perché, altrimenti, scegliere di produrre un vino bianco sui Sibillini, in una terra di montagna impervia e difficile? Il progetto nasce con l’amico Maurizio Silvestri a Trisungo, una frazione di Arquata del Tronto. Una vecchia vigna di pecorino li rapisce, si può cominciare. I vecchi filari sono a 800 metri d’altezza e appartengono a Noè Angelucci, un personaggio del posto determinante per dare gambe all’idea (scomparso nel 2014). Tutto va avanti, anche se a fatica e con numeri confidenziali, fino al tremendo terremoto del 2016. Ripartire è dura, anche perché sotto le macerie muore Colombo, l’amico boscaiolo che si occupava della vigna, e la cantina è inagibile. Incredibile come, nonostante tutto, la storia sia andata avanti. Oggi il vino viene vinificato a Cortona ma il senso di comunione è più forte che mai.

Maggiori informazioni

Stefano Amerighi
Cortona (Arezzo)
stefanoamerighi.it

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