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Tiberio

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Tiberio

Un'attenzione speciale alla biodiversità, grazie alla presenza di tre ettari di bosco e altrettanti di erba medica, che attrae insetti utili alla vigna, al plastic free e ai lieviti indigeni.

«Sin da quando ero una ragazzina, ho sempre avuto una grande passione per il vino», racconta Cristiana Tiberio. «Mi piaceva, certo, ma ero soprattutto molto curiosa: volevo anche capirlo, conoscerlo». Cristiana è la co-proprietaria ed enologa, insieme al fratello viticoltore Antonio, della cantina fondata dal padre Riccardo – riprendendo le tradizioni della famiglia contadina – vicino a Cugnoli, in provincia di Pescara, al volgere del nuovo millennio. Cristiana e Antonio hanno passato cinque anni a estirpare erbacce, potare le viti troppo cresciute, studiare il terroir. «È stato probabilmente il periodo più importante del mio percorso da enologa, in termini di studio e formazione», dice lei adesso. «Fare vino, alla fine, sta soprattutto nello sviluppare sensibilità e conoscenza legate al luogo in cui lavori. Non si tratta solo del mero processo del trasformare zucchero in alcol, ma di un mondo infinito e complesso fatto di suolo, vento, sole, vigne. E poi, naturalmente, c’è la componente umana». Oggi l’azienda Tiberio coltiva circa 30 ettari di vigneto biologico con varietà locali – trebbiano, pecorino e montepulciano d’Abruzzo – e un’attenzione speciale alla biodiversità, grazie alla presenza di tre ettari di bosco e altrettanti di erba medica, che attrae insetti utili alla vigna. «Non usiamo plastica in nessun caso né prodotti chimici per pulire la cantina, solo acqua calda; lieviti indigeni per la fermentazione e vetro leggero per le bottiglie: il vino non ha bisogno di bottiglie pesanti! Basta avere qualcosa di adatto a contenere e proteggere quello che c’è dentro».
Riccardo si è ritirato nel 2008, lasciando il controllo della cantina a Cristiana e Antonio. «Si occupa soprattutto dell’orto, adesso – racconta lei –. Ha settantacinque anni, ha lavorato duramente per tutta la vita e sono felice che ora si possa godere la vigna in pace». Anche lei trova gioia in quello che fa: «Sono felice di alzarmi alle quattro e lavorare tutto il giorno, anche quando è particolarmente dura, come nelle giornate estive in cui fa così caldo che riesci a malapena a respirare o in inverno, quando si gela. E in primavera, quando le foglie s’intrecciano nei tendoni, c’è una leggera brezza e puoi vedere le montagne attraverso i filari. È bello. Ed è casa».

Trebbiano d’Abruzzo Dop

Il superbo Trebbiano di Tiberio è nitido e vivace come l’aria di montagna, con aromi di pompelmo e gelsomino: eccitante da bere, e anche un ottimo affare. Nasce dalle vigne di oltre 60 anni che Riccardo Tiberio acquistò per prime, insieme a quelle più giovani propagate dalle piante storiche (tutti gli impianti sono fatti con selezione massale dal materiale delle vigne vecchie).

Maggiori informazioni

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3 Contrada La Vota, Cugnoli, (PE)
tiberio.it

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