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Seu Pizza Illuminati ph. Andrea Di Lorenzo

Una pizza per le feste

Tonda, fritta, in teglia, dolce o salata. Sempre e comunque irresistibile. Cinque maestri pizzaioli - Francesco Arnesano, Jacopo Mercuro, Cristiano Piccirillo, Pier Daniele Seu e Ivano Veccia - firmano in esclusiva per noi cinque ricette di stagione per la tavola delle feste.

Una pizza – anzi cinque; di tipologie, consistenze e sapori molto diversi tra loro anche se accomunate dal mood festivo che gioca tra ricordi e profumi, tradizioni e ammiccamenti – per le feste gastronomicamente più importanti e significative dell’anno? E perché no? Sono lontani i tempi in cui la pizza, cibo conviviale per eccellenza ma sempre in chiave low profile, era estromessa dalle grandi occasioni. Personalmente oggi come oggi, dopo aver festeggiato l’estate scorsa il matrimonio di cari amici in una bella pizzeria versiliese a suon di focacce, pizze e Champagne, non avrei problemi a barattare il più classico dei menu di pesce o il cotechino con le lenticchie con una (ottima) pizza, da condividere in buona compagnia: d’altronde, non è appunto uno dei cibi universalmente riconosciuti come dispensatori di gioia? A questo cambiamento, che credo non riguardi solo me, hanno contribuito naturalmente pizzaioli e pizzerie. Non solo, infatti, i dischi di pasta sono sempre più spesso la base per veri e propri “piatti”, sostenendo ingredienti pregiati e condimenti elaborati degni di un pasto gourmet. Ma, soprattutto, le pizzerie sono diventate locali accoglienti al pari dei ristoranti, da scegliere per appuntamenti romantici, grandi e piccole celebrazioni e momenti da ricordare. «È un cambiamento generazionale; noi e altri colleghi abbiamo fatto da apripista per trasformare le nostre pizzerie in luoghi adatti per vere e proprie esperienze gastronomiche offrendo ambienti curati, cantine interessanti e personale formato», conferma Pier Daniele Seu, che con la moglie Valeria Zuppardo è stato tra i primissimi a proporre il veglione di Capodanno in pizzeria, alla sua Seu Pizza Illuminati. «Il mio obiettivo professionale è quello di non fare più 350 pizze a servizio ma molte meno, proponendo un percorso di degustazione con un prezzo naturalmente più alto ma attenzioni sempre maggiori. La sera di Capodanno, come le serate speciali che organizziamo durante l’anno insieme ad amici chef e pasticceri, sono una sorta di “prova tecnica” in questo senso». Lo confermano, a parole e con i fatti, altri suoi bravissimi colleghi: da Francesco Arnesano, che da Lievito Pizza, Pane all’Eur sforna non solo squisite pizze e focacce farcite con preparazioni complesse e ingredienti “etici” ma anche pani speciali e panettoni, a Cristiano Piccirillo, che ha portato a Roma la strepitosa pizza fritta della Masardona insieme alla tradizione tutta partenopea di mangiarla per il pranzo della Vigilia. E ancora Jacopo Mercuro, che ha fatto diventare pure la pizza romana “sottile e croccante” un oggetto gastronomico di valore da vestire con ricette e idee mai banali, e Ivano Veccia che da Qvinto (locale alla moda in una location unica, un casale del parco di Tor di Quinto) unisce su impasti soffici e leggeri ispirazioni ischitane, campane e spunti romani. A tutti loro abbiamo chiesto di immaginare – pescando tra memorie d’infanzia, aneddoti di famiglia e ispirazioni fantasiose – la loro “pizza per le feste”, da dedicare a Food&Wine Italia e ai nostri lettori. E naturalmente lo abbiamo chiesto anche a Pier Daniele Seu, lasciando a lui – famoso per le deliziose pizze dolci – l’onere del dessert. Così sono nate le pizze di cui trovate racconti e ricette nelle prossime pagine, da provare anche a casa per il brunch o la cena della Vigilia (con le proposte a base di pesce) o da portare a tavola per il pranzo di Natale, con sontuose e saporite preparazioni di carne. Chiudendo, appunto, con la SeuXmas Tree: andate alla nostra copertina e capovolgete la rivista. Non vedete anche voi un bellissimo albero di Natale tutto da mordere?

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Foto di copertina: Andrea Di Lorenzo

Leggi anche: Se la pizza diventa un panettone

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