Il Bar Leone di Hong Kong è il miglior cocktail bar al mondo per la 50 Best Bar, la più prestigiosa classifica del mondo. Questo locale molto speciale riporta in vita il fascino dei bar italiani degli anni Settanta. Insegne “Sali & Tabacchi”, pareti con fotografie e calendari d’epoca, e l’immancabile aroma di caffè convivono in uno spazio che sembra uscito da una cartolina di provincia.
A idearlo è Lorenzo Antinori, bartender di lunga esperienza internazionale, che ha scelto di riprodurre l’atmosfera del bar come punto d’incontro sociale, omaggiando in particolare la sua città, Roma. Il locale, inaugurato nel 2023, in soli due anni ha scalato tutte le classifiche.
La filosofia è quella dei “cocktail popolari”: bevande semplici, immediate e ben bilanciate, spesso versioni rivisitate di classici italiani. Tra le proposte più note, il Leone Martini, preparato in anticipo e servito al bicchiere, e i cocktail in lattina da asporto.
Accanto ai drink, il menù propone piatti che raccontano l’Italia autentica, come il panino alla mortadella e olive affumicate, diventato uno dei simboli del locale. L’ambiente, informale e accogliente, restituisce il senso di appartenenza e familiarità tipico dei bar di quartiere, reinterpretato in chiave internazionale. Con Bar Leone, Antinori ha portato nel cuore di Hong Kong un’idea di italianità che va oltre il gusto: un modo di stare insieme, tra convivialità, memoria e cultura del bere.
E com’è andata invece l’Italia? Si piazza bene: grande passo in avanti del Locale di Firenze (dal 36° al 22° posto) e soprattutto di Moebius a Milano che passa dalla posizione 38 alla 7 e si aggiudica anche il premio Nikka Highest Climber Award 2025 (riservato al bar che ha fatto la scalata maggiore in classifica).
Com’è il miglior bar al mondo
A Hong Kong, tra il Peak e il cuore urbano, Bar Leone si afferma come un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza di bar italiana reinterpretata in chiave contemporanea. Ideato e diretto da Lorenzo Antinori, professionista con una lunga esperienza nel settore dell’ospitalità, il locale nasce per offrire una versione attuale del bar di quartiere, un luogo in cui il tempo scorre al ritmo della convivialità.

L’ambiente, ispirato alle atmosfere di Roma, fonde spazi interni ed esterni in un equilibrio studiato per evocare il ritmo quotidiano delle città italiane. Il design accompagna una filosofia chiara: proporre “cocktail popolari”, bevute semplici nella struttura ma profonde nella memoria collettiva. Ogni drink è pensato come un omaggio alla tradizione, con variazioni minime che rispettano l’essenza dei classici.
Il menù gastronomico segue la stessa linea. Accanto ai cocktail trovano spazio piatti che richiamano l’Italia attraverso la materia prima e la spontaneità del gesto. Tra le proposte più riconoscibili, il panino alla mortadella, diventato un segno distintivo del locale, rappresenta l’idea di comfort food elevato a rito sociale.
Bar Leone si distingue anche per l’approccio al servizio: un’ospitalità diretta, priva di formalismi, che mira a creare una relazione autentica con chi entra. L’obiettivo non è solo offrire un buon drink, ma restituire l’atmosfera familiare di un luogo in cui tornare.
Lorenzo Antinori concepisce il bar come una comunità, uno spazio dove la qualità non è sinonimo di esclusività, ma di attenzione. La cultura del bere diventa così un linguaggio condiviso, in cui il gusto italiano si traduce in gesti semplici, conversazioni e piccoli riti quotidiani.
In un panorama internazionale in continua evoluzione, Bar Leone racconta l’Italia non attraverso la nostalgia, ma con la naturalezza di chi ne conosce il ritmo. È un esercizio di stile e di sostanza, dove l’identità italiana si manifesta nel modo più diretto possibile: un bicchiere ben fatto, un panino servito con cura, una parola scambiata al bancone.
Com’è andata l’Italia nella 50 Best Bar 2025
È probabilmente uno dei migliori risultati possibili per l’Italia in questa speciale classifica. Ci sono otto bar tra i primi 100 al mondo e addirittura uno in top 10:
N. 7. Moebius Milano (Milano)
N. 22. Locale (Firenze)
N. 40. Drink Kong (Roma)
N. 43. 1930 (Milano)
N. 58. Freni e Frizioni (Roma)
N. 63. L’Antiquario (Napoli)
N. 98. Jerry Thomas Speakeasy (Roma)
N. 99. Gucci Giardino (Firenze)
Oltre ai bar che lavorano e prosperano nel Bel Paese, impossibile non menzionare il grande risultato ottenuto con le “fughe di cervelli”. Il già menzionato Bar Leone ha vinto tutto ma sul gradino più basso del podio c’è poi Sips a Barcellona con a capo il comasco Simone Caporale (che si aggiudica anche il premio di icona dell’industry). Al quarto posto c’è invece Paradiso, sempre a Barcellona, con il toscano Giacomo Giannotti. Abbiamo poi il Connaught Bar di Londra con Agostino Perrone e Giorgio Bargiani alla posizione numero sei. La top 10 è quindi a forti tinte tricolori.
L’icona della mixology per quest’anno è italiana
Simone Caporale vince il Roku Industry Icon Award 2025. Il bartender, si legge dalle motivazioni ufficiali, «ha iniziato il suo viaggio in un piccolo borgo italiano prima di trasferirsi a Londra per inseguire la sua passione. All’Artesian ha rivoluzionato la scena del bar dell’hotel con Alex Kratena, portandolo a vincere il titolo del miglior bar del mondo quattro volte. Oltre il bar ha lanciato The Art of Bartending, mostrando il suo impegno nell’istruzione e nell’innovazione nel settore.
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Nel 2021, Caporale ha aperto Sips a Barcellona insieme al barista Marc Alvarez celebrato a livello mondiale, che è rapidamente salito alla fama globale, arrivando in cima alla lista dei 50 migliori bar del mondo nel 2023. Il duo si è poi espanso con Esencia, ha rianimato gli storici Boadas, e nel 2025, Caporale ha lanciato il Montana a Hong Kong con il collega barista Lorenzo Antinori.
Difficile negare l’occhio di Caparole per l’innovazione e l’ammirevole motivazione nel trasmettere la sua tecnica magistrale e la sua conoscenza ineguagliabile agli aspiranti baristi. Il suo spirito pionieristico gli ha concesso un vero status di icona, sia tra i suoi coetanei che in tutto il mondo, rendendolo un meritato vincitore del Roku Industry Icon Award 2025».
La classifica completa
- Bar Leone, Hong Kong
- Handshake Speakeasy, Città del Messico
- Sips, Barcellona
- Paradiso, Barcellona
- Tayēr + Elementary, Londra
- Connaught Bar, Londra
- Moebius Milano, Milano
- Line, Atene
- Jigger & Pony, Singapore
- Tres Monos, Buenos Aires
- Alquímico, Cartagena
- Superbueno, New York
- Lady Bee, Lima
- Himkok, Oslo
- Bar Us, Bangkok
- Zest, Seoul
- Bar Nouveau, Parigi
- Bar Benfiddich, Tokyo
- Caretaker’s Cottage, Melbourne
- The Cambridge Public House, Parigi
- Satan’s Whiskers, Londra
- Locale Firenze, Firenze
- Tlecān, Città del Messico
- Tan Tan, São Paulo
- Mirror Bar, Bratislava
- CoChinChina, Buenos Aires
- Baba au Rum, Atene
- Nouvelle Vague, Tirana
- Hope & Sesame, Guangzhou
- Danico, Parigi
- Scarfes Bar, Londra
- Svanen, Oslo
- Sastrería Martinez, Lima
- Panda & Sons, Edimburgo
- Röda Huset, Stoccolma
- Mimi Kakushi, Dubai
- Salmon Guru, Madrid
- Coa, Hong Kong
- Sip & Guzzle, New York
- Drink Kong, Roma
- Double Chicken Please, New York
- Maybe Sammy, Sydney
- 1930, Milano
- Jewel of the South, New Orleans
- Virtù, Tokyo
- Overstory, New York
- The Bar in Front of the Bar, Atene
- The Bellwood, Tokyo
- BKK Social Club, Bangkok
- Nutmeg & Clove, Singapore