La più famosa cantina di Torgiano

In Umbria una cantina investe sul tempo, prezioso non solo per il vino

Lungarotti tra restyling e ospitalità: le novità a Torgiano, paesino dove la famiglia ha anche due musei.

C’è movimento tra le vigne di Torgiano. Lungarotti, uno dei nomi storici del vino umbro, ha avviato un restyling degli spazi della cantina e rilanciato il proprio modo di accogliere i visitatori. Obiettivo: parlare a un pubblico più ampio senza snaturare la propria identità. Vediamo insieme come intendono fare.

Il valore del tempo è il vero lusso dei nostri giorni

Tutto ruota attorno a un concetto semplice: rallentare, ma con stile. La cantina ha aggiornato l’immagine coordinata, a partire dal logo, ora accompagnato dal claim “Radici in Umbria”, e ha riorganizzato gli spazi interni, con un nuovo look più curato e funzionale per l’Enoteca, che oggi ospita degustazioni, pranzi e acquisti in un ambiente più accogliente.

Anche le etichette simbolo della casa si sono rinnovate: Rubesco 62 e Torre di Giano 62 presentano ora un design più snello e fresco, pensato per rendere il vino accessibile e piacevole, senza rinunciare alla qualità. L’idea è di proporre un’esperienza di degustazione rilassata, perfetta per chi cerca un momento di piacere autentico.

Rubesco 62 e Torre di Giano 62

Oltre al vino, l’esperienza in cantina si arricchisce con attività all’aria aperta: ci sono i tour guidati nei vigneti, i picnic tra le colline umbre, trekking e visite ai due musei di famiglia dedicati al Vino (MUVIT) e all’Olio (MOO). Un’offerta pensata per attrarre non solo appassionati, ma anche chi desidera una gita fuori porta con un tocco di cultura e natura.

Questi cambiamenti si inseriscono in un percorso di rinnovamento più ampio che guarda al futuro senza perdere di vista la tradizione. Lungarotti, infatti, è una realtà a conduzione familiare da generazioni, con una storia radicata nel territorio umbro e un impegno costante verso la sostenibilità, testimoniato dalle certificazioni VIVA e dall’agricoltura biologica nei vigneti di Montefalco.

Oggi la cantina rappresenta un modello di come si possa innovare rispettando le origini: una realtà che sa coniugare il valore della storia con la voglia di farsi conoscere da nuove generazioni, portando un pezzo di Umbria nel mondo.

Maggiori informazioni

Condividi

Facebook
Twitter
LinkedIn
Articoli
correlati