birra-germania-calo-consumi

In Germania non si beve più birra: mai consumi così bassi come quest’anno

Inflazione, cambiamenti culturali e nuove abitudini dei giovani ridisegnano il mercato della birra tedesca.

Il consumo di birra in Germania ha raggiunto il livello più basso da quando vengono raccolti dati ufficiali, ossia dal 1993. Secondo l’Ufficio federale di statistica tedesco, nei primi sei mesi dell’anno le vendite hanno registrato un calo del 6,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2024, uno dei decrementi più significativi degli ultimi decenni. L’unico precedente paragonabile risale al 2020, durante la pandemia, quando la chiusura di bar e ristoranti aveva inciso pesantemente sul settore.

Un calo comune in tutto il mondo

La tendenza, tuttavia, non è episodica. Negli ultimi trent’anni il consumo pro capite è diminuito di circa un terzo: dai 133 litri annui registrati nel 1994 agli 88 litri del 2024. La Germania resta il principale produttore europeo di birra, con circa 1.500 fabbriche attive, ma il quadro appare mutato. Dal 2020 al 2024 il prezzo medio della birra è salito del 22%, soprattutto a causa dei costi energetici crescenti che incidono sui processi di produzione, dalla cottura al raffreddamento dei mosti.

Accanto al fattore economico si osserva un cambiamento nelle abitudini di consumo. La popolazione invecchia e le nuove generazioni assumono meno alcolici rispetto al passato, in linea con una maggiore attenzione alla salute. Parallelamente cresce il mercato delle birre analcoliche e delle bevande ibride come la Radler, ottenuta miscelando birra e limonata, che intercettano un pubblico interessato a stili di consumo più moderati.

birra-germania-calo-consumi-oktoberfest

La legislazione tedesca sull’alcol è rimasta finora tra le più permissive in Europa, consentendo il consumo di birra a partire dai 16 anni, e persino dai 14 se accompagnati dai genitori. È in corso un dibattito politico per innalzare a 18 anni l’età minima legale, uniformandola a quella prevista per gli altri alcolici.

Le conseguenze economiche si fanno sentire soprattutto tra i piccoli birrifici, diversi dei quali hanno chiuso negli ultimi cinque anni. Altri stanno riconvertendo parte della produzione verso linee analcoliche, considerate strategiche per sostenere i ricavi futuri. Tentativi di rendere la birra più attrattiva per i consumatori giovani attraverso campagne di marketing mirate non hanno finora ottenuto risultati significativi.

Il calo dei consumi segna così una svolta per la Germania, storicamente associata a un forte radicamento della cultura birraria, che oggi si trova a fronteggiare nuove sfide tra trasformazioni sociali, crisi economica e mutamento delle preferenze alimentari.

Cosa aspettarsi dall’Oktoberfest 2025

L’Oktoberfest (in programma dal 20 Settembre al 5 Ottobre a Monaco di Baviera) si avvicina in un contesto in evoluzione, tra aspettative di rinnovamento e la forza della tradizione. L’evento richiama ancora masse di appassionati da tutto il mondo, nonostante il cambiamento nei consumi.

Il prezzo medio della birra da un litro oscillerà tra 13,50 e 15,50 euro, in rialzo rispetto agli anni precedenti. Questo aumento riflette i costi logistici e organizzativi crescenti. La cerimonia d’apertura è fissata per sabato 20 settembre con il tipico primo colpo di martello nel tendone Schottenhamel, preceduto dalla sfilata dei carri e degli osti, ma c’è preoccupazione in Germania per l’esito di quest’anno.

Pur mantenendo la sua centralità nella cultura popolare, l’Oktoberfest dovrà confrontarsi con le nuove sensibilità dei consumatori. I dati segnalano un crescente interesse per le opzioni analcoliche anche nei beer garden, in linea con la diminuzione del consumo tradizionale. Il rischio è che un cambiamento graduale diventi strutturale, con impatto sulla stessa dinamica del festival.

Maggiori informazioni

Foto da Shutterstock

Condividi

Facebook
Twitter
LinkedIn
Articoli
correlati