L’intelligenza artificiale entra stabilmente anche nelle cucine italiane. Secondo una ricerca condotta da Acadèmia.tv, piattaforma dedicata alla formazione gastronomica, il 64% degli italiani dichiara di utilizzare strumenti di IA per trovare idee, costruire ricette o imparare nuove tecniche di cottura. Un dato che segna un cambiamento profondo nel modo di vivere la cucina domestica, oggi sempre più connessa e tecnologica.
Dallo studio emerge che l’intelligenza artificiale non sostituisce l’esperienza diretta, ma la integra: molti utenti la consultano per suggerimenti pratici, come comporre un menu in base agli ingredienti disponibili o adattare una ricetta a specifiche esigenze alimentari. Resta tuttavia un certo grado di diffidenza: circa la metà degli intervistati afferma di non fidarsi pienamente della qualità dei contenuti generati, soprattutto quando si tratta di informazioni tecniche o di sicurezza alimentare.
Chi cucina e perché: un rituale ancora sociale
La ricerca, condotta su un campione di appassionati tra i 25 e i 45 anni provenienti da tutta Italia, restituisce un ritratto di cuochi “conviviali e lenti”. Solo il 17,6% dichiara di cucinare esclusivamente per sé, mentre oltre l’80% lo fa per amici o familiari. Per la quasi totalità, il pasto resta un’occasione sociale di condivisione (95%), e il 65% afferma di dedicare almeno mezz’ora alla preparazione dei piatti.

Le abitudini fuori casa restano contenute: l’82% degli italiani pranza o cena al ristorante non più di una volta a settimana, spinto dall’aumento dei costi e dal minor potere d’acquisto medio. Le preferenze si orientano ancora verso la ristorazione tradizionale: ristoranti italiani e pizzerie restano le prime scelte (74%), seguite da locali etnici (13,5%) e da esperienze di alta cucina (10%). Solo il 2,5% sceglie il fast food.
Questo strumento è entrato anche nella corsa alla “critica“: moltissimi italiani cercano dove andare a mangiare sulle varie piattaforme, e anche qui c’è il dubbio sulla qualità della proposta ricambiata. Essendo questi strumenti delle macchine progettate per dare risposte e non per verificare i contenuti, c’è il rischio di restare scottati soprattutto se i suddetti strumenti non sono maneggiati con cura. Ciò nondimeno l’IA si consolida come alleata degli italiani in cucina. Usata per ideare ricette e migliorare la tecnica, accompagna una generazione nuova che continua a vivere il cibo come esperienza sociale e condivisa, ma con una crescente curiosità per le nuove tecnologie.