Il profumo del pane caldo non cambia, ma tutto il resto sì. A Torino, nel quartiere di Borgo Vittoria, sta per aprire un forno che segna un salto di qualità nella storia di Panacea, la cooperativa che da dieci anni lega panificazione artigianale, agricoltura locale e percorsi di inclusione lavorativa.
Venerdì 7 novembre, al numero 69 di via Don Bosco, si inaugura il nuovo laboratorio di panificazione e pasticceria: uno spazio progettato come un vero panificio 4.0, dove tecnologia, benessere delle persone e qualità del prodotto avanzano di pari passo.

Un laboratorio pensato per chi lavora (e per chi mangia)
Il nuovo impianto non nasce solo per produrre di più, ma per produrre meglio. Gli ambienti luminosi, le attrezzature di ultima generazione e una logica di lavoro ottimizzata permetteranno ai panificatori – compresi tirocinanti e persone inserite in percorsi formativi – di lavorare in sicurezza e con maggior cura sul prodotto.
Il risultato si sentirà subito nella pagnotta: tempi di lievitazione più lunghi, cotture più precise grazie ai nuovi forni, impasti più idratati. Un pane che resta fragrante per giorni, senza additivi né scorciatoie.
Una filiera che parte dalla terra, non dal mercato
Come sempre, Panacea non parte dalla farina, ma dal grano. Il pane che uscirà da via Don Bosco avrà lo stesso Dna di quello che ha fatto conoscere il progetto in città: lievito madre, acqua, sale e le farine della Filiera di Stupinigi, la prima filiera piemontese del grano, che unisce aziende agricole, mulino e panificatori in un patto diretto.
Grani antichi coltivati fuori dal Parco di Stupinigi, moliti a Candia Canavese dal Mulino Roccati e trasformati a Torino. Nessun intermediario, nessuna farina anonima.
Un pane che genera lavoro
Il nuovo forno non è solo un investimento produttivo: è la leva che permetterà alla cooperativa di creare nuovi posti di lavoro, ampliare i percorsi di tirocinio e continuare a includere persone fragili o con disabilità, come già avviene nei panifici storici di Panacea.
Il progetto è parte dell’iniziativa “Il sostenibile sapore del pane” e prende forma grazie al contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, Città di Torino (fondi aiuti MPMI PN METRO PLUS), Città Metropolitana di Torino (Bando Innosocialmetro), Fondazione Prosolidar e Fondazione CRT (Bando Vivo Meglio). Una rete che ha scelto di investire su lavoro, cibo buono e impatto sociale, non su beneficenza.
Dal 14 novembre, il nuovo pane nelle botteghe e al mercato coperto
Dopo l’inaugurazione, la produzione entrerà a pieno regime: da giovedì 14 novembre il nuovo pane sarà disponibile nei tre punti vendita torinesi di Panacea, nell’emporio alimentare di fronte alla Palazzina di Caccia di Stupinigi e – in contemporanea – al nuovo Mercato Coperto Campagna Amica di Coldiretti, che apre proprio quel giorno in corso Vittorio Emanuele II, negli spazi dell’ex cinema Corso.
Un piccolo segno, ma concreto, che racconta come il pane può ancora essere un alimento quotidiano, sostenibile, territoriale e – perché no – rivoluzionario.