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Guida Michelin 2026: Michelangelo Mammoliti nuovo tre stelle

22 i nuovi ristoranti stellati italiani, due nuovi bistellati (Famiglia Rana e Tenerumi) e un nuovo 3 stelle: La Rei Natura di Michelangelo Mammoliti.

Michelangelo Mammoliti di La Rei Natura è il nuovo tre stelle italiano, grande gioia per tutto il team: un traguardo incredibile e agognato, un coronamento di un sogno. Al Teatro Regio di Parma si è svolta la premiazione della Guida Michelin 2026 con promossi, retrocessi, bocciati. Ci sono stati 25 nuovi inserimenti, con un nuovo tristellato, portando a 15 il totale dei 3 stelle, due nuovi ristoranti con due stelle Michelin e 22 con una nuova stella. Nel complesso, la selezione 2026 della Guida MICHELIN Italia comprende 394 ristoranti stellati, distribuiti su tutta la penisola.

I premi speciali

Dopo una lunga premessa di chiacchiericcio tra sponsor e quant’altro, momento molto toccante: Josephine Di Chiara, nuova Responsabile della Comunicazione Michelin, che affianca lo staff nella presentazione ufficiale, ha espresso solidarietà ad Antonia Klugmann, alle prese col nubifragio che si è abbattuto sul Friuli Venezia Giulia. Tanti applausi in sala di vicinanza alla bravissima cheffe, in un momento davvero cupo della sua vita.

La conduttrice della kermesse, Giorgia Surina, annuncia poi le stelle verdi per la sostenibilità, un riconoscimento sempre abbastanza discusso e che sembrava poter mutare visto che sul sito non è più visibile il macaron verde nel filtraggio. Le nuove stelle verdi in Italia sono Ca’ Matilde, Johanns, Kircherof, Une e La Bursch.

Si passa poi ai premi speciali, cominciando dal miglior servizio di sala, un premio sempre molto sentito che quest’anno va a Giulia Tavolaro del Maxi di Vico Equense, il ristorante dell’Hotel Capo La Gala guidato dal bravissimo Emmanuel Scotti. Dopo la sala c’è il momento del vino e quindi il premio al miglior sommelier va a Ivana Capraro, del Castel Fine Dining di Tirolo, in provincia di Bolzano. La Capraro dedica il premio a Mara Severin di Essenza a Terracina, la sommelier scomparsa a seguito di un tremendo incidente. Commozione in sala. Il terzo premio è una novità: la miglior apertura dell’anno, un premio insolito per la Michelin ma molto interessante, che ricorda molto le famose “Stelle promesse” che la guida rossa qualche anno fa inseriva nel volume. La Best Opening di quest’anno arriva a 8 mesi dall’apertura ed è Gianmarco Bianchi di Al Madrigale Nuova Cucina Rurale a Tivoli che viene premiato anche con la prima stella Michelin. Altro premio molto sentito è quello di Best Young Chef Award: il miglior giovane è Mattia Pecis di Cracco a Portofino, un vero talento di 29 anni che da tempo è sulla scena del fine dining italiano perché “Capace di assorbire il meglio da parte di maestri indiscussi della cucina Italiana e raccontarlo poi con la sua propria voce. Dalle vette alle coste, sempre nel rispetto profondo del territorio in cui opera, valorizzandone le eccellenze agricole con sensibilità e intelligenza. Spontanea, gioiosa e personale, la sua cucina riflette il suo carattere”. Pecis ottiene anche la sua prima stella Michelin.

Il Mentor Award quest’anno è invece di Heinz Beck, che appare davvero emozionato sul palco, una cosa molto bella vista la carriera eccezionale che lo chef tedesco ha alle spalle. «Un grande maestro non è nessuno se non ha degli allievi fortissimi. Tanti auguri alla ristorazione italiana» dice Heinz Beck che invita le nuove leve a non dimenticare mai di sognare e di essere sempre curiosi.

La selezione speciale “Passion Dessert” è un riconoscimento attribuito ai ristoranti che si distinguono per l’eccellenza qualitativa e per l’esperienza offerta attraverso i dessert. Questo premio, sostenuto da Molino Dallagiovanna, nell’edizione 2026 è stato conferito ai seguenti ristoranti:

  • Unforgettable – Torino Manna – Milano
  • Senso Lake Garda Alfio Ghezzi – Limone sul Garda
  • Alpenroyal Gourmet – Selva di Val Gardena
  • Quattro Passi – Nerano
  • La Caravella dal 1959 – Amalfi
  • La Villa – Melfi
  • Sapio – Catania

Le nuove stelle Michelin

Dopo un’ora di cerimonia, il momento tanto atteso: le nuove stelle Michelin che sono 22 (31 lo scorso anno). Come sempre si va ad elenco:

  • Le Petit Bellevue – Cogne (Aosta);
  • Cracco Portofino – Portofino (Genova);
  • Rezzano Cucina e Vino – Sestri Levante (Genova);
  • Senso Lake Garda Alfio Ghezzi – Limone sul Garda (Brescia);
  • Abba – Milano;
  • Procaccini – Milano;
  • Olio – Origgio (Varese);
  • Porcino – Badia (Bolzano);
  • Quellenhof Gourmetstube 1897 – San Martino in Passiria (Bolzano);
  • Agli Amici Dopolavoro – Venezia;
  • Cavallino – Maranello (Modena);
  • Da Lucio – Rimini;
  • Luca’s by Paulo Airaudo – Firenze;
  • Sciabola – Forte dei Marmi (Lucca);
  • Al Madrigale | Nuova Cucina Rurale – Tivoli (Roma);
  • INEO – Roma;
  • La Terrazza – Roma;
  • Casa Bertini – Recanati (Macerata);
  • Zunica 1880 a Villa Corallo – Sant’Omero (Teramo);
  • Il ristorante Alain Ducasse Napoli – Napoli;
  • Umberto a Mare – Forio/Ischia (Napoli);
  • Capogiro – Baja Sardinia (Sassari).

I nuovi due stelle Michelin

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Ci sono due ristoranti nuovi con due Stelle Michelin: Famiglia Rana, con lo chef Francesco Sodano, che appare molto emozionato per questo riconoscimento. Ringrazia la famiglia Rana, il suo staff e la famiglia prima di ringraziare se stesso per non aver mai mollato; e I Tenerumi con Davide Guidara, emozionatissimo, che sul palco dice di tremare e chiede di prendere fiato. «Sono una persona che parla tantissimo, chi mi conosce lo sa, ma questa volta me ne esco con una sola parola ed è grazie».

Il nuovo tre stelle Michelin

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Si comincia con la conferma dei tristellati, sono tutti e 14:

  • La Pergola a Roma con lo chef Heinz Beck;
  • Uliassi a Senigallia, in provincia di Ancona, con lo chef Mauro Uliassi;
  • Da Vittorio a Bursaporto, in provincia di Bergamo, con gli chef Chicco e Bobo Cerea;
  • Piazza Duomo ad Alba, in provincia di Cuneo, con lo chef Enrico Crippa;
  • Atelier Moessmer Norbert Niederkofler a Brunico in provincia di Bolzano, con lo chef Norbert Niederkofler;
  • Enoteca Pinchiorri a Firenze con la chef Annie Féolde, ma ormai da anni guidata da Riccardo Monco e Alessandro Della Tommasina;
  • Reale a Castel di Sangro, in provincia di L’Aquila, con lo chef Niko Romito;
  • Le Calandre a Rubano, in provincia di Padova, con lo chef Massimiliano Alajmo;
  • Osteria Francescana a Modena con lo chef Massimo Bottura;
  • Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio in provincia di Mantova con la chef Nadia Santini;
  • Mudec a Milano con lo chef Enrico Bartolini;
  • Villa Crespi a Orta San Giulio, in provincia di Novara, con lo chef Antonino Cannavacciuolo;
  • Quattro Passi a Nerano, piccola frazione di Massa Lubrense in provincia di Napoli, con lo chef Fabrizio Mellino;
  • Casa Perbellini – 12 Apostoli a Verona con lo chef Giancarlo Perbellini.

Il nuovo tre stelle Michelin italiano è invece La Rei Natura di Michelangelo Mammoliti: “Immerso nella cornice suggestiva della Langa, il ristorante offre un’esperienza che è pura precisione e poesia. Una storia che esalta la materia prima con accostamenti audaci. La cucina di Michelangelo non si limita a soddisfare il palato, lo sublima trasformano ogni assaggio in un viaggio indimenticabile”, queste le motivazioni che hanno spinto gli ispettori della guida rossa a premiare il ristorante di Serralunga d’Alba, in provincia di Cuneo.

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