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Cos’è il golden milk, la bevanda calda che sta spopolando

La bevanda alla curcuma che sta spopolando sui social: è ayurvedica e ha un sapore delizioso

Lo avete sicuramente visto sui social e allora perché non indagare più a fondo su questa bevanda così esteticamente accattivante? Parliamo del golden milk, una preparazione a base di curcuma tipica della tradizione ayurvedica, tornato al centro dell’interesse di chi cerca metodi alternativi per curarsi o per restare in forma.

La storia del golden milk affonda le radici nella tradizione indiana, dove la bevanda viene utilizzata da generazioni come sostegno nei periodi di stanchezza fisica o mentale. Nella medicina ayurvedica è considerato un preparato utile per alleviare la sensazione di affaticamento, favorire la digestione e sostenere l’organismo nei momenti di stress. La leggenda attribuisce la sua diffusione a un maestro di yoga che avrebbe codificato la ricetta per aiutare gli allievi durante gli esercizi, rendendo la bevanda parte integrante di un rituale legato alla cura quotidiana.

Una preparazione tramandata nel tempo

In India, la base del golden milk è un composto di curcuma, acqua e una piccola quantità di pepe nero, fatto cuocere a lungo fino a ottenere una pasta densa. Alla miscela vengono poi aggiunti olio di cocco e un dolcificante naturale come il miele, insieme a spezie che variano secondo i gusti e le necessità: spesso zenzero per intensificare l’aroma e cannella per completare il profilo aromatico.

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Questa pasta, una volta pronta, viene conservata in vasetti di vetro e usata quotidianamente aggiungendone un cucchiaio al latte caldo. In molte famiglie se ne prepara una quantità sufficiente a coprire due settimane di consumo, un’abitudine che consente di avere il prodotto sempre a disposizione.

Le proprietà associate al golden milk derivano principalmente dalla curcuma. La curcumina, una delle sue componenti più studiate, è oggetto di ricerche che ne stanno approfondendo il ruolo nei processi infiammatori e ossidativi. Alcuni studi indicano un potenziale contributo nel contrastare disturbi intestinali, infiammazioni articolari e disordini legati allo stress ossidativo. Gli scienziati stanno esaminando anche possibili effetti sulla regolazione della glicemia, sulla gestione del colesterolo e sul sostegno delle funzioni cognitive in età avanzata.

La ricetta tradizionale non prevede mai la curcuma da sola. L’olio di cocco contribuisce a facilitare l’assorbimento della curcumina, poiché gli acidi grassi a catena media favoriscono la disponibilità del composto. Il pepe nero, grazie alla piperina, può aumentarne la biodisponibilità in modo significativo. Zenzero e cannella completano il quadro, sostenendo rispettivamente l’azione antinfiammatoria e la regolazione della glicemia.

Il risultato è una preparazione in cui ogni ingrediente svolge un ruolo preciso, non solo aromatico ma funzionale. Ci teniamo a sottolineare però che non esiste alcuna prova scientifica che i prodotti ayurvedici siano efficaci per il trattamento di una qualsiasi forma di malanno; molto più probabilmente è un classico effetto placebo ma comunque, preso nelle giuste dosi e inserito in una dieta equilibrata, il golden milk è comunque un prodotto positivo per il nostro organismo.

Miscele già pronte e usi alternativi

Per chi non ha tempo di preparare la pasta di base esistono miscele già pronte, da scegliere preferibilmente in vetro e con ingredienti biologici. Alcune versioni sono già combinate con latte di cocco e assumono una consistenza cremosa, pensata per essere spalmata sul pane.

La base può essere utilizzata anche in frutta cotta, macedonie, porridge e dolci, dimostrando una versatilità che supera il semplice uso come bevanda.

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