Pandefrà

A Senigallia una festa sul tramezzino per raccontare le Marche

Lunedì 14 luglio il panificio di Pandefrà riunisce chef, fornai e amici in piazza per Infra’mezzo: una serata tra cucina regionale, vini naturali, cocktail e una base di pizza al formaggio diventata simbolo del forno di Francesca Casci Ceccacci.

Come può un tramezzino contenere un intero territorio? A Senigallia succede davvero, grazie all’intuizione di Pandefrà, panificio indipendente fondato da Francesca Casci Ceccacci, che torna con la sua festa estiva Infra’mezzo, radunando cuochi, fornai, amici e curiosi nel cuore della cittadina marchigiana. Dopo il successo dello scorso anno, quando al centro c’era il toast, l’evento ritorna il 14 luglio, questa volta per celebrare anche i due anni dall’apertura del secondo punto vendita di Pandefrà, mentre lo spaccio storico con laboratorio di produzione, il vero cuore del progetto, ha appena riaperto dopo alcuni mesi di lavori.

Ma Infra’mezzo è molto più di una ricorrenza commerciale: è una festa popolare nel senso più nobile del termine, un momento di incontro che nasce dal desiderio di condividere buon cibo e restare connessi al territorio. Il protagonista è il framezzino, ovvero un tramezzino con base di pizza al formaggio marchigiana, che Francesca e il suo team hanno trasformato in un simbolo identitario. Un impasto tradizionale con un twist sul pane in cassetta, lavorato in modo contemporaneo, che diventa una base fragrante e sorprendentemente adatta a ospitare sapori diversi, purché autentici.

Le Marche tra due fette di pane

Francesca Casci Ceccacci che addenta un toast (archivio festa Pandefrà 2024)

«Il pane è il nostro modo per parlare con il mondo della ristorazione», racconta Francesca. «Non solo come prodotto da vendere, ma come strumento per creare relazioni». Il framezzino è nato così, come un gesto quotidiano diventato racconto. Per questa edizione saranno cinque le realtà gastronomiche marchigiane coinvolte, da Portonovo a Pesaro, passando per Fabriano e Mondavio, ognuna chiamata a interpretare la propria versione di tramezzino “regionale”: piccoli panini che contengono storie, memoria, ingredienti locali. Lorenzo Zappi del Ristorante Marcello di Portonovo porterà un ripieno di Sgombro marinato, cipolle di Pedaso in agrodolce, lattuga alla brace, maionese alla senape dolce; Marino da Pesaro farcirà le fette con Crostacei in salsa cocktail: mazzancolle alla brace, gamberi rosa e canocchie al vapore con salsa ottenuta dal succo delle teste dei crostacei; Osteria San Biagio di Fabriano proporrà un Pollo in potacchio, salsa aioli, pomodori; Il Giardino dal Giamburesti di Mondavio ha pensato a una versione vegetariana a base di Pomodori al gratin, frittata al tartufo nero, blu di pecora.

A ospitare la festa sarà la Piazzetta dell’Osteria Palazzo Barberini, luogo che ha un significato particolare per Francesca. Quando è tornata a Senigallia, dopo una parentesi a Torino, sono stati proprio Silvia Bollotta e Marco Pierfederici – chef e oste dell’osteria – i primi a credere nel suo pane. Da lì è nata un’amicizia, e una collaborazione che continua ancora oggi. Non a caso, l’evento si tiene di lunedì, per permettere a tanti ristoratori (che di solito quel giorno riposano) di esserci.

Il tramezzino è solo l’inizio

Non ci saranno solo tramezzini: alla festa non mancheranno i cocktail di Necessaire, noto bar riminese, i vini naturali selezionati da Marco Pierfederici, le birre di un birrificio indipendente e il gelato artigianale di Paolo Brunelli, ormai presenza fissa. Il cibo, in fondo, è un pretesto per incontrarsi. «Lo scorso anno è venuto anche Mauro Uliassi (che tra l’altro, è suo cliente, ndr). Si è messo lì, in piazza, a preparare toast come tutti gli altri. È stato bellissimo. È questo che succede durante Infra’mezzo: si annullano le distanze, si crea comunità. Viene gente da fuori, chef, appassionati, amici. Si scopre, si ride, si mangia. E si sta bene».

Il framezzino, nel frattempo, continua a vivere anche fuori dalla festa. D’estate, da Pandefrà, se ne trovano 6 o 7 varianti diverse a settimana, sempre in evoluzione. In questi giorni, ad esempio, c’è una versione con pastrami artigianale e fichi, una con mousse di ricotta, melanzane bruciate, menta e rucola, e una più fresca con salmone affumicato, lime, cipollotto, maionese e avocado. L’idea, spiega Francesca, è anche quella di lavorare su questo pane speciale – tra cassetta e pizza al formaggio – per farlo conoscere fuori dalle Marche. La prossima sfida è farlo arrivare lontano, senza dimenticare da dove tutto è cominciato: un piccolo forno, una città, una rete di relazioni vere.

Dal forno al giardino segreto

Accanto al negozio in centro, in via Gherardi 65, Pandefrà ha anche dato vita a un piccolo giardino segreto, diventato uno spazio per eventi estivi. In queste settimane ospita Panem et Circenses, una rassegna di stand-up comedy a colazione ideata insieme al collettivo Collegamenti. Si ride, si riflette, si parla del pane nella storia, nella società, nella vita di tutti i giorni. Intanto si fa colazione, si sorseggia un caffè, si prende il fresco. Anche lì, in fondo, si celebra lo stesso principio di Infra’mezzo: il pane non è solo da mangiare.

Maggiori informazioni

Pandefrà
Via Gherardi 65, Senigallia
instagram.com/pandefra

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