Nuovo passaggio nella storia di Cova. La maison milanese, fondata nel 1817 e riconosciuta come una delle pasticcerie italiane più rappresentative che ci siano, ha annunciato l’ingresso di Andrea Tortora in squadra. Lo chef pâtissier contribuirà a definire una proposta che strizzi l’occhio alla contemporaneità senza dimenticare le radici profonde che questo indirizzo ha nella propria città.
Il percorso di Andrea Tortora
Classe 1986, quarta generazione di una famiglia di pasticceri, Andrea Tortora ha maturato esperienze in capitali gastronomiche come Parigi, Londra e Singapore, prima di approdare in Alta Badia al ristorante tre stelle Michelin St. Hubertus di Norbert Niederkofler. Qui ha contribuito all’ottenimento della terza stella nel 2018, portando un approccio essenziale ed equilibrato al linguaggio dolce.
Con il progetto personale AT Pâtissier, lanciato nel 2020, ha definito una filosofia basata su ricerca, memoria e precisione, sintetizzata nel principio del “meno ma meglio”.
«Intendere la sottrazione come un’occasione: questo è il modo in cui ho scelto di onorare la grandezza della tradizione italiana. Il mio ruolo è quello di rispettarla, fondendo presente e passato e, sperimentandone l’armonia, offrire un dono che possa contagiare di meraviglia il quotidiano» ha spiegato Tortora, sottolineando come la sua idea di innovazione non consista in una rottura, ma in una rilettura rispettosa delle radici.
L’approccio si inserisce nella visione di Cova, che da sempre interpreta la pasticceria come un linguaggio fatto di rigore, cura del dettaglio e senso del tempo. Le nuove creazioni nasceranno da questo incontro tra eredità storica e sensibilità contemporanea, con l’intento di proporre esperienze dolci che riflettano la cultura italiana e la sua evoluzione.
«La scelta di collaborare con Andrea Tortora nasce dalla volontà di coniugare l’eccellenza storica di Cova con una visione contemporanea della pasticceria d’autore» ha dichiarato Paola Faccioli, ceo di Cova Montenapoleone. «Con lui intendiamo rafforzare l’identità della maison, offrendo ai clienti un’esperienza coerente con la nostra storia, ma allo stesso tempo aperta a nuove prospettive».
