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Chef Apreda firma gli oli aromatici del Frantoio Muraglia.

Dopo oltre due anni di sperimentazione l'azienda lancia sul mercato due nuovi prodotti in collaborazione con uno dei cuochi più esperti in materia di spezie.

Non deve essere stato facile per Savino Muraglia. Lo si intuisce dalle sue parole: “Per la prima volta contaminiamo il nostro olio con ingredienti tipici di altre culture gastronomiche.” E se si pensa che la sua famiglia porta avanti il frantoio da cinque generazioni, si comprende pienamente il peso del verbo contaminare. L’extravergine dei Muraglia è uno degli oli più apprezzati del panorama nazionale e non solo, e questo nuovo progetto proietta l’azienda pugliese verso territori finora inesplorati.

A capitanare la missione è però un comandante di lungo corso, uno che il giro del mondo lo compie spesso e volentieri in ogni suo menu: Francesco Apreda, lo chef del ristorante Idylio by Apreda del The Pantheon Iconic Hotel di Roma.

Aromatici ma non aromatizzati.

In realtà, gli oli aromatizzati non rappresentano una novità assoluta per Muraglia, che già propone una linea di gusti classici — dal basilico all’affumicato. Ma queste due nuove creazioni raccontano un’altra storia. Un progetto concepito oltre dieci anni fa e divenuto realtà solo di recente, dopo ventiquattro mesi di ricerca, sperimentazioni e confronti con uno chef del calibro di Francesco Apreda, maestro nell’arte di dosare e armonizzare le spezie.

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Lo sforzo produttivo è stato notevole: non si tratta infatti di semplici infusioni, ma di una lavorazione complessa in cui le spezie vengono frante insieme alle olive. Un processo che, inevitabilmente, pur conoscendone le proporzioni, sarebbe impossibile replicare in ambito domestico.

Due viaggi sensoriali

Entrambe le referenze partono da una base di un extravergine monocultivar di coratina, simbolo dell’olivicoltura pugliese.

Red Pikkante e Gold India colpiscono già a partire dal packaging: le due bottiglie sono custodite in un elegante cofanetto, con le rispettive etichette caratterizzate da richiami botanici.

  • Nel Red Pikkante la capsaicina non è la sola protagonista. Oltre al peperoncino e al pepe di Cayenna, infatti, si percepiscono le note agrumate dei semi di coriandolo e quelle floreali del macis. La paprika dolce ammorbidisce il tutto, mentre il pepe di cubebe è responsabile del sentore balsamico.
  • Gold India è invece un omaggio a un Paese particolarmente caro allo chef Apreda: un caleidoscopio di aromi caldi e sfumature orientali, con la curcuma che illumina l’olio di riflessi dorati e apre la strada a un bouquet di spezie come cumino, cardamomo, galanga, cannella.

Esaltare e non coprire

Il motto è chiaro: “Esaltare e non coprire” ed è quello che fanno questi due oli, in grado di caratterizzare in maniera sorprendente anche i piatti più semplici. Red Pikkante è adatto a primi piatti a base di pasta, carpacci, grigliate di carne, pesce e verdure, ma anche come base per salse e condimenti speziati. Gold India si sposa invece con riso, carni bianche e verdure, ed è perfetto per marinature, insalate, pesce al vapore o salse a base di yogurt. 

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