Sul calendario degli appassionati di birra artigianale il weekend dal 18 al 20 ottobre è cerchiato in rosso. Sono i giorni di EurHop, Roma Beer Festival, l’annuale rassegna che si svolge al Salone delle Fontane dell’Eur. L’evento ideato da Manuele Colonna, publican del “Ma che siete venuti a fa’” di Trastevere, è giunto alla sua decima edizione. La formula è rimasta invariata: si entra previo acquisto di un biglietto e una volta all’interno è possibile accaparrarsi i gettoni utili per gli assaggi. Un po’ di numeri: 85 gli stand presenti per un totale di 340 spine, da cui verranno spillate a rotazione circa 800 birre di 95 birrifici. Ovviamente ci saranno le basse fermentazioni di ispirazione tedesca o ceca, le classiche ales inglesi o le più complesse birre belghe. Anche gli amanti delle super luppolate possono stare tranquilli, così come quelli che apprezzano le imperial stout più strutturate o i barley wine. Non mancheranno opzioni senza glutine e perfino analcoliche.
Orientarsi in questa selva birraria può risultare un’impresa, ma per farlo potrete percorrere due strade. La prima è quella del “va’ dove ti porta la sete”: vagate tra i banconi e lasciatevi ispirare dai nomi delle birre, dalle etichette o da quello che vi pare, per godervi l’evento senza troppi pensieri. Il secondo approccio è quello più sistematico, da beer nerd o professionista della degustazione: all’ingresso vi daranno una guida cartacea con le descrizioni di tutte le birre presenti e potrete cerchiare a penna quelle che più vi interessano. Se vi sembra troppo analogica come idea, i più smart avranno a disposizione l’app YHOP, con aggiornamenti in tempo reale della “tap list”. Ai pigri, ma soprattutto ai più curiosi, ci abbiamo pensato noi: prediligendo stili rari, produzioni con ingredienti insoliti, fermentazioni spontanee e novità, ecco 5 birre molto particolari (e in alcuni casi irripetibili), che potrete trovare a EurHop 2024.
Cantina Errante – Raw Ka
Cantina Errante al festival romano porta, tra le altre, questa birra a fermentazione spontanea ispirata alle farmhouse norvegesi, il cui mosto è realizzato con malto affumicato e in seguito aromatizzato con rami di ginepro. Nessuna bollitura e per questo è legittimamente definita raw, ovvero cruda. Il luppolo utilizzato è solo quello invecchiato e che ha quindi perso il suo potere amaricante. Infine questa birra subisce un passaggio di 20 mesi in barrique. Disponibile anche la versione che ha effettuato anche una macerazione su foglie di tabacco kentucky toscano.
Lieviteria – Krebs
Dal sud est dell’Italia alla Germania orientale. I pugliesi di Lieviteria sono andati a ripescare uno stile tipico della città di Cottbus, scomparso a causa della legge tedesca sulla purezza della birra, che limitava gli ingredienti solo a orzo, luppolo, lievito e acqua. Le Kottbusser erano infatti birre chiare ad alta fermentazione, che oltre al malto d’orzo prevedevano nella ricetta anche altri cereali e soprattutto del miele. Per la Krebs sono state utilizzate in parte materie prime pugliesi, come il frumento Rossetta e il millefiori dell’apicoltore Silvestro Pinto.
Menaresta – Madribulan
Di birre sour alla frutta ce ne sono tante in degustazione da EurHop, questa di Menaresta è però speciale per due ragioni. La fermentazione infatti avviene in barrique per 6\9 mesi, con la pasta madre di Davide Longoni, uno dei panificatori italiani più apprezzati e famosi. A rendere ancor più particolare questa birra è la sosta maturativa su una tipologia di prugne selvatiche chiamate Mirabolano.
Cantillon – Nath
Cantillon non ha bisogno di presentazioni per gli appassionati di fermentazioni spontanee. La Nath è semplicemente un blend di Lambic di diverse annate ma miscelato con succo di rabarbaro.
Chianti Brew Figheters – La sveglia
Quello delle birre al caffè è un filone che non rappresenta una novità. A giudicare dalla lista delle varianti presenti a EurHop, si conferma però la tendenza a celebrare questo matrimonio, soprattutto con stout o porter, parliamo dunque di stili “scuri”. L’eccezione alla regola è questa Berliner Weisse (birra di frumento con batteri lattici) di Chianti Brew Fighters, la cui ricetta prevede l’utilizzo di caffè specialty e lattosio.