Chaza Occhipinti

Dal vino naturale all’ospitalità rurale: Arianna Occhipinti presenta Chaza

La vigneronne siciliana inaugura un progetto di ospitalità diffusa nel paesaggio dei Monti Iblei. Un’agorà tra vigne, frutteti e silenzio, pensata per accogliere viaggiatori in cerca di autenticità.

Un nome che in dialetto siciliano richiama la piazza, lo spazio dell’incontro e della comunità. È da qui che parte Chaza, il nuovo progetto di ospitalità rurale firmato da Arianna Occhipinti, figura di riferimento della nouvelle vague siciliana del vino naturale. Il progetto nasce tra le campagne di Chiaramonte Gulfi, nella Sicilia sud-orientale, e rappresenta un’estensione coerente e concreta della visione agricola e territoriale che Occhipinti porta avanti da quasi vent’anni.

L’idea non è quella di un semplice luogo dove dormire, perché Chaza è un sistema diffuso di case immerse nel paesaggio agricolo dei Monti Iblei, pensato per chi cerca un’esperienza di soggiorno capace di parlare lo stesso linguaggio della campagna: quello del tempo lungo, dei gesti misurati, della materia viva.

Un’agorà in contrada Santa Margherita

Il progetto prende forma in contrada Santa Margherita, una delle nove aree vitate dell’azienda Occhipinti, e ricalca perfettamente la filosofia produttiva che ha reso noti i suoi vini: connessione profonda con la terra, rispetto per il territorio, essenzialità nei gesti. Non a caso, è qui che nasce anche uno dei suoi vini bianchi più identitari, il Grillo SM.

Il soggiorno della Casa Pietra di Chaza Occhipinti

Chaza non è un resort, né un agriturismo in senso classico. Piuttosto, una costellazione di abitazioni integrate nel paesaggio e costruite con materiali che richiamano la tradizione locale: pietra bianca iblea, coccio pesto, ferro, ceramiche. Due le case già aperte: Casa Grande e Casa di Pietra. La prima, con quattro camere e piscina, accoglie famiglie e gruppi numerosi; la seconda, più raccolta, è pensata per soggiorni intimi tra gli alberi da frutto. Entrambe si affacciano su un territorio che non ha mai smesso di parlare la lingua contadina: vigneti, uliveti, muretti a secco, e quella terra rossa che la sera si accende sotto il vento degli Iblei.

Oltre il vino, ma senza lasciarlo mai

Arianna Occhipinti è partita da qui nel 2004, con un ettaro di vigna in contrada Fossa di Lupo. La sua cantina, oggi estesa su circa 30 ettari, è diventata un riferimento per chi cerca un vino che non si limiti ad assecondare un gusto, ma che abbia il coraggio di raccontare il carattere del luogo. Il Frappato in purezza, i blend con Nero d’Avola, il lavoro sulle fermentazioni spontanee, la cura biodinamica del suolo: tutto contribuisce a costruire un racconto coerente, dove il vino è la manifestazione liquida di una relazione agricola più ampia.

Uno scorcio della cucina della Casa Grande di Chaza Occhipinti

In questo senso, Chaza non è un’aggiunta turistica, ma una nuova estensione di quella stessa visione. Un modo per far vivere il territorio non solo attraverso il calice, ma anche nel quotidiano: cucinando, passeggiando, ascoltando il silenzio di campagne che conservano una memoria agricola antica, eppure tutt’altro che immobile.

Una porta aperta sulla Sicilia che resiste

Il nome Chaza è anche un richiamo all’Arco dell’Annunziata, storica porta d’ingresso a Chiaramonte Gulfi, che un tempo veniva chiamata proprio così. L’idea di soglia è centrale in questo progetto ed è un invito a fermarsi e a entrare in contatto con una Sicilia che esiste fuori dalle rotte del turismo balneare, ma che ha molto da raccontare a chi sa ascoltare.

Da qui si raggiungono facilmente i centri barocchi di Ragusa, Modica, Noto. Ma è soprattutto restando nei dintorni – tra il Parco di Canalazzo, le strade che un tempo collegavano Gela a Kamarina, i sentieri del Cerasuolo di Vittoria – che si comprende il senso di questo progetto. Sul sito web c’è una sezione dedicata alle esperienze da vivere nei dintorni: dalle cooking class di cucina siciliana al Baglio Occhipinti, gestito dalla sorella di Arianna, Fausta, fino ai laboratori sul cioccolato di Modica con Sabadì o Bonajuto. Non mancano gli indirizzi dei migliori ristoranti, i consigli su musei e gallerie d’arte da visitare, e le coordinate delle spiagge più belle dove affondare i piedi nella sabbia.

Come racconta la stessa Occhipinti, Chaza nasce dal desiderio di condividere uno stile di vita agricolo. E in un’epoca in cui l’agricoltura è spesso ridotta a cornice bucolica da Instagram, il paesaggio resta invece protagonista: «Per me rappresenta una fonte inesauribile di ispirazione e identità. Qui ospitalità, natura e vino si incontrano in modo semplice e autentico».

Maggiori informazioni

Chaza Occhipinti
Contrada Santa Margherita, 97012 Chiaramonte Gulfi (RG)
chazaocchipinti.it

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