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È nata un’isola

Due secoli di evoluzione delle cucine all'americana

cucine all'americana

Il 1800
Nelle case europee più agiate, di norma, c’è un grande tavolo di fronte al focolare o, verso la ne del secolo, a una stufa di ghisa. Le cucine sono luoghi chiusi e separati dal resto della casa, cucinare è compito della servitù.
Anni 20
La “Francoforte”, disegnata dall’architetto tedesco Grete Schütte-Lihotzky per le case popolari, aumenta notevolmente l’efficienza della cucina grazie a innovazioni come le pattumiere a scomparsa e i cassetti per la farina in legno di quercia, per scongiurare la presenza di tarme.
Anni 30
Frank Lloyd Wright disegna una cucina per Nancy Willey, una cliente del Minnesota che gli aveva richiesto una soluzione per poter rimanere a contatto con gli ospiti mentre preparava la cena. Una finestra passavivande anticipa le cucine aperte che avrebbero fatto la loro comparsa a breve.
Anni 40
La cucina diventa il centro della casa. Marcel Breuer, nel 1949, costruisce un modello all’avanguardia nel giardino del Museo di Arte Moderna di NY, con i banconi aperti verso gli altri ambienti e dai quali «si può controllare qualunque altra attività».
Anni 50
Le cucine all’americana, aperte e provviste di moderni elettrodomestici, sono ormai molto dffuse, con isole collegate a pensili su misura, passavivande e penisole.I progettisti prediligono azzardate forme aerodinamiche e colori vivaci.
Anni 60
Il programma televisivo “The French chef” di Julia Child rende popolare la figura della cuoca-intrattenitrice, diffondendo l’idea che si può cucinare conversando con gli ospiti. Il bancone di cucina diventa anche palcoscenico.
Anni 70
L’influenza delle controculture, dello spirito comunitario, del fai da te emerge nel modo di disporre gli attrezzi da cucina ben visibili, nei banconi di cucina ancora più aperti. Le cucine a isola sono sempre più frequenti, così come le piante che spesso ne decorano il contorno.
Anni 90
Quando Food Network comincia ad andare in onda tutto il giorno, l’interesse per la cucina professionale sale a dismisura. Le cucine delle case americane assumono un’aria sempre più professionale: fornelli da ristorante, pentole e strumenti in acciaio inossidabile, cappa d’aspirazione.
Anni 2000
Cucine a isola sempre più evolute contengono ormai tutto ciò che è necessario: lavandino, lavastoviglie, fornelli e frigoriferi a scomparsa.
Dal 2010 a oggi
Grandi cucine a isola con meno funzioni pratiche delle precedenti, se non come piano di lavoro e di condivisione (in altre parole: come tavola), tornano alla ribalta.