Nasce in Puglia un laboratorio dedicato alla contaminazione tra culture gastronomiche e mixology contemporanea. Si chiama Ethnic Lab ed è il progetto avviato all’interno di BP Lab, a Bari. Uno spazio che mette insieme cucina etnica, cocktail originali, formazione e inclusione sociale, trasformando la ristorazione in uno strumento di dialogo e valorizzazione delle differenze. La trazione sociale è sicuramente il punto focale della proposta: l’obiettivo di Ana Estrela e Claudio Lepore, due degli ideatori dell’operazione, è quello di promuovere percorsi di inserimento nel mondo del lavoro ai migranti che arrivano in Italia. Farlo in una città come Bari, da sempre punto d’approdo per i flussi provenienti dal Mediterraneo, è ancora più significativo.
Alla scoperta di Ethnic Lab
Il laboratorio è il frutto della collaborazione tra BarProject Academy, scuola di formazione nel settore dell’ospitalità, e Origens, associazione impegnata nell’integrazione attraverso il progetto “Ethnic Cook”. L’iniziativa propone una formula che abbina piatti della tradizione di diversi Paesi a cocktail ideati per esaltarne i sapori, in un ambiente dove arte, musica e convivialità completano l’esperienza.
Ethnic Lab è pensato come luogo d’incontro e sperimentazione. Da un lato coinvolge professionisti del settore e corsisti, che possono confrontarsi sulle più recenti tendenze della miscelazione e creare nuove proposte di cocktail. Dall’altro promuove percorsi di inserimento lavorativo per persone migranti, offrendo formazione e occasioni concrete di integrazione.
«Claudio e io siamo due anime cosmopolite che hanno unito le rispettive esperienze decennali nel food e nel beverage per dar vita a un progetto creativo, inclusivo e dinamico», dichiara Ana Estrela, presidente di Origens e fondatrice del bistrot Ethnic Cook. «Ethnic Lab nasce dall’incontro tra Ethnic Cook e BarProject Academy: un connubio tra tradizione e innovazione che propone abbinamenti tra piatti tipici di culture diverse e cocktail originali pensati per valorizzarne i sapori».
A sottolineare il valore sociale dell’iniziativa, anche le parole di Claudio Lepore, fondatore di BarProject Academy: «In una città come Bari, da sempre crocevia di popoli e culture, iniziative come Ethnic Lab rappresentano una risposta concreta ai temi dell’integrazione e dell’inclusione, offrendo percorsi formativi capaci di trasformare le competenze individuali in risorse per la collettività».
Lo spazio è aperto al pubblico dal giovedì alla domenica, dalle 17.30 alle 2 di notte, e propone regolarmente eventi culturali e musicali, tra cui mostre fotografiche, dj set e concerti dal vivo. In esposizione, tra le opere presenti, anche i lavori del fotografo Michele Carnimeo, che completano l’esperienza multisensoriale offerta dal locale.
Tra le proposte in drink list figurano cocktail ideati su misura per i piatti etnici serviti, come il Chega de Saudade, il Thai Sour, l’Aztec Soup e il Prime Vera, disponibili sia in versione alcolica sia analcolica. Sapori, aromi e storie che raccontano una cucina senza confini.