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Hilton Molino Stucky

Festa del Redentore: fuochi d’artificio, barche e brindisi in terrazza

A Venezia ogni terza domenica di luglio – da almeno quattro secoli – la fine della peste ha consolidato delle certezze anche in ambito gastronomico. Dalle sarde in saor dei bacari al cocktail firmato dagli Alajmo.

Ultimi preparativi per la Festa del Redentore a Venezia – a questo link trovate il nostro racconto che fotografa una destinazione “bella e possibile”, segnalata tra le “nuove città del cibo” nell’ultimo numero di Italianissimo –, ricorrenza particolarmente amata dai veneziani e molto ammirata da tutti grazie allo spettacolo dei fuochi d’artificio. Celebrata nella notte che precede ogni terza domenica di luglio, quest’anno i suoi festeggiamenti cadono tra il 15 e il 16 del mese corrente. Oggi come quattro secoli fa, quando nacque come reazione e sollievo alla fine della pestilenza, il fulcro della festa resta la Giudecca, una delle isole più autentiche della laguna, dove la Chiesa del Santissimo Redentore – operai e maestranze hanno lavorato per settimane alla realizzazione del famoso “ponte votivo” che permette l’attraversamento pedonale (lungo più di 300 metri), collegando la Fondamenta delle Zattere alla basilica, usanza interrotta solo nel 2020 a causa della pandemia – accoglierà il culmine della processione.

Se come da tradizione ogni famiglia inizia i preparativi già dal venerdì, addobbando la propria barca con luci e festoni e imbandendo una ricca tavola con sarde in saor, anatra muta ripiena e freschissime fette di anguria per placare l’arsura, sono diverse le iniziative dedicate da vivere fuori casa, in particolare la sera di sabato 15 luglio. Amo, bistrot casual (ma non troppo) degli Alajmo all’interno del centro commerciale di lusso T-Fondaco dei Tedeschi, dà il benvenuto con il Redent’Oro, cocktail a base di Pisco, fiori e frutti rossi, succo d’arancia e un’essenza di bergamotto firmata In.gredienti. Al termine del percorso degustazione gli ospiti verranno accompagnati sul tetto per assistere all’immancabile spettacolo pirotecnico, momento clou che accompagnerà anche i brindisi degli ospiti dell’Hilton Molino Stucky, sia al ristorante Aromi con la sua atmosfera distesa da yatch club all’aperto che sullo Skyline Rooftop Bar (il più alto in città) post cena di gala. Si pasteggia a Champagne da Vero, ristorante  dello small luxury hotel Ca’ di Dio affacciato sulla riva, in cui lo chef Raimondo Squeo propone un menu ispirato alla tradizione veneziana tra salicornia, capesante, scampi e ostriche di Chioggia, ma gli omaggi alla città continuano al bancone del cocktail bar Alchemia che per l’estate si trasferisce nel cortile del cinque stelle ridisegnato da Patricia Urquiola. È consigliata la prenotazione allo Splendid Venice della collezione Starhotels per chi volesse assicurarsi un posto in prima fila a uno dei tavoli in cima alla terrazza che affaccia sul Campanile di San Marco: intrattenuti da finger food e una bottiglia di bollicine, i gourmand più curiosi potranno attendere i fuochi d’artificio con il naso all’insù.

Con il suo format da bacaro à la mode, anche Terrazza Aperol si prepara alla notte veneziana più festaiola dell’estate: sempre sabato 15 luglio il tempio dello Spritz propone infatti un aperitivo a cicheti e sound di Damien McFly che si esibisce live. Amato soprattutto dai veneziani, CoVino – che quest’anno compie 10 anni di attività – venerdì 15 rinuncia all’iconico long drink dalle sfumature arancioni in favore di un dissetante Gin Tonic da accompagnare a ostriche e panini con mortadella oppure porchetta, proposta messa a punto dal suo oste Mauro Lorenzon. Pronti a confondervi con i local andando per calli e rii tra San Marco e l’Arsenale? Sì, perché qui la consumazione per l’occasione è rigorosamente d’asporto. 

Maggiori informazioni

Foto di apertura: Ristorante Aromi, Hilton Molino Stucky (ph. Stefano Degirmenci)

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