“La via della migliore conoscenza delle possibilità del proprio territorio è, se non la sola, la più efficace per portare gli uomini al benessere”. Questa celebre frase di Luigi Veronelli, uno dei più influenti critici enogastronomici italiani del Novecento, riecheggia oggi come un tributo alla sua visione. Esattamente vent’anni dopo la sua scomparsa, avvenuta il 29 novembre 2004, il Consorzio Franciacorta ha deciso di rendergli omaggio intitolandogli la propria sede. Per celebrare la memoria di Veronelli, la massima è stata affissa sulla facciata principale del palazzo a Erbusco che ospita il quartier generale del Consorzio, un gesto simbolico per ricordare l’uomo che ha fatto della valorizzazione del territorio una missione di vita.
«Luigi Veronelli ha segnato un prima e un dopo nella cultura enogastronomica del nostro Paese. La sua capacità di raccontare e valorizzare i territori e i produttori italiani è un’eredità che ancora oggi accompagna il nostro lavoro», ha dichiarato Silvano Brescianini, presidente del Consorzio Franciacorta.
Il tributo a Luigi Veronelli non si ferma: dopo l’omaggio del Consorzio Franciacorta, un ulteriore riconoscimento al grande lavoro dello scrittore e critico nato a Milano 1926 è arrivato già a maggio di quest’anno con l’inaugurazione de “Il Veronelli”. Situato all’interno dell’ex Convento dei Neveri a Bariano, in provincia di Bergamo, questo spazio è molto più di un museo: è un custode della memoria e dell’eredità del celebre enologo e giornalista.
Il percorso espositivo offre un’immersione nella sua vita e nel suo pensiero, attraverso elementi visivi e opere iconografiche, tra cui una biblioteca di circa 6.500 volumi, una cantina con quasi 12mila bottiglie, i suoi scritti e una riproduzione fedele del suo studio. Il tutto arricchito da una sala degustazione e dalle ricette di alcuni dei suoi cocktail, per un’esperienza che celebra a 360 gradi la visione di uno dei padri della critica enogastronomica italiana.
Con queste due iniziative, il Consorzio Franciacorta perpetua l’eredità di Luigi Veronelli, uno dei più grandi esperti del settore enogastronomico, che per primo contribuì a far emergere la denominazione lombarda come un territorio d’eccellenza. Un successo confermato anche dal recente libro di Armando Castagno, Viaggio in Franciacorta. Un diario (edito da Treccani), un’opera esaustiva che racconta i luoghi, le storie e l’anima di questa terra, tra i vigneti che incorniciano la provincia bresciana e il Lago d’Iseo.