A Ginevra, c’è un pass che in 24 ore apre le porte delle migliori cioccolaterie della città, tra praline storiche, tavolette d’autore e creazioni inattese. Si chiama choco pass e consente una sola visita per tappa, il che rende la scelta quasi una strategia: pianificare il percorso diventa parte del gioco, tenendo d’occhio orari di apertura e distanze. Costa 30 franchi svizzeri per gli adulti e 6 per i bambini (circa 31 e 6,50 euro), è nominale e valido solo per la data indicata.
Un biglietto che apre le porte della città più dolce
Quando si parla di Ginevra, la mente corre a banche, diplomazia, fontane e panorami lacustri. Ma la città custodisce un primato mondiale meno noto e decisamente più goloso: è l’unica ad avere un choco pass, un biglietto che vi permette di esplorare il centro storico e i quartieri moderni entrando nei laboratori dei maestri cioccolatieri per degustare le loro creazioni più rappresentative.
Disponibile online o all’Ufficio del Turismo, il pass offre 24 ore di assaggi in tutte le cioccolaterie aderenti. Ogni indirizzo propone un piatto diverso: dal morbido pavé de Genève di Stettler ai tartufi vellutati di Sweetzerland, fino alle praline speziate di atelier più giovani e innovativi. Per i bambini, il choco pass kids include porzioni ridotte e una sorpresa pensata per loro.
Il choco pass non è un tour preconfezionato: potete scegliere voi l’ordine delle tappe, camminando tra vie eleganti, piazze storiche e scorci sul lago. È un modo per conoscere Ginevra a ritmo lento, alternando scoperte architettoniche e soste golose.
Ogni assaggio diventa un racconto: un maestro vi parlerà di fave di cacao selezionate in piantagioni sostenibili, un altro vi mostrerà le tecniche di temperaggio e decorazione, un altro ancora vi inviterà ad assaporare abbinamenti con frutta secca o spezie. È un’immersione nella cultura del gusto, dove la degustazione si unisce al dialogo con chi il cioccolato lo crea. Per ogni pass venduto, 1 franco svizzero viene devoluto a MyClimate “Cause We Care”, un’iniziativa che finanzia progetti per ridurre l’impatto ambientale e promuovere un turismo consapevole. In questo modo, l’esperienza diventa non solo un piacere personale, ma anche un contributo collettivo.
Perché proprio Ginevra ha un Choco Pass
Per comprendere l’esistenza di un ticket simile, bisogna guardare alla storia della città. Ginevra, crocevia commerciale e culturale fin dal Medioevo, divenne tra XVII e XVIII secolo un punto di approdo privilegiato per famiglie di artigiani e mercanti protestanti in fuga da altre regioni europee, tra cui Francia e Italia.
Tra questi migranti vi erano anche maestri cioccolatieri, che portarono con sé ricette e tecniche raffinate, integrandole con l’arte pasticcera svizzera già in via di affermazione. Nel XIX secolo, grazie al clima fresco e all’accesso a materie prime di qualità (come lo zucchero delle colonie e il cacao importato via Marsiglia e Anversa), Ginevra consolidò una tradizione artigianale di altissimo livello.
Il cioccolato non fu solo un prodotto di lusso come altrove, ma anche un elemento identitario: servito nei salotti borghesi, regalato nelle festività e persino promosso come “tonico” salutare. Oggi questa eredità vive nelle botteghe storiche e nei nuovi atelier, ed è proprio questa concentrazione di eccellenze che ha permesso di creare un itinerario ufficiale per veri chocoholic.