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Identità Golose

Guida Identità Golose, premi e novità

Sono 1196 le insegne recensite in 43 paesi visitati: circa la metà degli chef è under 40. A ristoranti, trattorie, pizzerie, pasticcerie e cocktail bar si aggiungono le gelaterie e i progetti con chef’s table.

È stata presentata ieri al Teatro Manzoni di Milano la 16esima edizione della Guida sui Ristoranti d’Italia, Europa e Mondo di Identità Golose curata da Paolo Marchi e coordinata da Gabriele Zanatta (consultabile sul sito identitagolose.it e in formato App). Per il 2023 sono state 1196 le insegne inserite, di cui 968 in Italia e 228 nel resto del mondo, per un totale di 43 paesi visitati. Come sempre grande attenzione è stata rivolta ai giovani talenti: circa la metà dei ristoranti è guidata da chef under 40

Tra le novità di quest’anno l’inserimento della categoria  “gelaterie” con 12 indirizzi e il progetto Chef’s Table, nato per celebrare i locali che prevedono un tavolo con vista sul lavoro in cucina. Ad arricchire l’offerta della Guida, anche le immancabili Storie di Gola, racconti di approfondimento enogastronomico scritti da alcune delle migliori firme del giornalismo di settore e professionisti della ristorazione a livello internazionale, che raccontano indirizzi inediti o inusuali, da Milano a Buenos Aires. Raccolte di appunti di viaggio, preziose scoperte, piccole chicche che portano a conoscere sotto una nuova luce queste celebri mete enogastronomiche.

Guida Identità Golose 2023: i premi speciali 

Il Miglior Chef: Davide Caranchini – Materia, Cernobbio (Como)

La Miglior Chef: Jessica Rosval – Casa Maria Luigia, Modena

Il miglior chef pasticciere: Christian Marasca – Zia, Roma

Sorpresa dell’anno: Guido Paternollo – Pellico 3 del Park Hyatt, Milano

Il miglior Sous Chef: Dino Como – Reale Casadonna, Castel di Sangro (L’Aquila)

La Miglior Sommelier: Jessica Rocchi – Ristorante Andrea Aprea, Milano

Il miglior sommelier: Paolo Porfidio – Terrazza Gallia dell’Excelsior Gallia, Milano

Il miglior maître: Serena De Vita – Aria, Napoli

Servizio e accoglienza: Il Clandestino – Portonovo (Ancona)

Il miglior pizzaiolo: Roberta Esposito – La Contrada, Aversa (Caserta)

Impresa Pizza: Bob Alchimia a Spicchi, Montepaone Lido (Catanzaro), chef patron Roberto Davanzo

Giovane famiglia: Famiglia Guida (Peppe, Rossella e Francesco Guida) – Antica Osteria Nonna Rosa, Vico Equense (Napoli)

Il miglior Food Writer: Rafael Tonon  

Contaminazioni: Azotea – Torino

Sperimentazione in Cucina: Juan Camilo Quintero Merchan – Poggio Rosso del Borgo San Felice, Castelnuovo Berardenga (Siena)

Identità di Pasta: Spaghetto freddo, grasso di trota e rabarbaro di Michele Lazzarini – Contrada Bricconi, Oltressenda Alta (Bergamo)

Identità di Riso: Risotto con lattuga di mare, corallo di capasanta, olio di limone e origano di Valerio Serino, Tèrra, Copenhagen

La miglior barlady: Chiara Poloni – AMO, Venezia

Il miglior barman: Enrico Scarzella – Velluto, Bologna

Chef’s Table – Avanguardia: Authentica – Pepe in Grani, Caiazzo (Caserta)

Chef’s Table – Esperienza più intima e coinvolgente: IYO Omakase, Milano

Chef’s Table – Best pairing Food & Wine: Imàgo dell’hotel Hassler, Roma

Maggiori informazioni

Foto di Brambilla-Serrani

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