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Enoteca La Torre Rinascente

I luoghi dello shopping si scoprono avamposti gastronomici di qualità

In Italia aumentano i locali gourmet e le food hall all'interno di centri commerciali: dalla recentissima apertura di Enoteca La Torre a Rinascente Roma al consolidato sodalizio di Signorvino come corner negli outlet.

Ci sono i ristoranti delle grandi griffe che hanno consolidato il binomio moda-cibo, da Prada con Marchesi in Galleria e Bar Luce nel capoluogo meneghino alla maison Gucci con la linea di Osteria by Massimo Bottura sparsa in giro per il mondo. Ma esistono anche centri commerciali che calano la carta della gastronomia di qualità con soluzioni ristorative più piccole e sartoriali. Democratica e pop è stata sicuramente l’intuizione avuta da Rinascente a Roma che, in occasione dell’inaugurazione di via del Tritone nel 2017, decise di legare il proprio nome alla coppia Riccardo Di Giacinto, chef-patron di All’Oro (1 stella Michelin), e Ramona Anello, sua compagna di vita e socia. Così, le terrazze della collezione di negozi di lusso nel centro capitolino sono firmate da MadeITerraneo – Terrace Restaurant e Up/Sunset Bar, dove salire anche indipendentemente dallo shopping. Se il rooftop al settimo piano è stato ispirato dall’attesa della golden hour, dove sorseggiare idealmente un MADE[IT]ERRANJITO a base di brandy, lime, sciroppo di ananas, menta, limonata, tra i signature dell’Uperitivo, la sosta al sesto è strategica per assaggiare la cucina da bistrot d’autore con un’offerta che cambia nel corso della giornata. Allineato a questo flagship store è il centenario negozio a piazza Fiume che ha chiamato il giovane chef Domenico Stile di Enoteca La Torre, iconico salotto gourmet romano legato alla famiglia Fendi. Il gruppo guidato con lungimiranza da Silvia Sperduti e Michele Pepponi e attivo sia nella ristorazione, divisa tra lo stellato romano, l’insegna nel quartiere Prati, il country club a La Macchia e il beach club a Capalbio che sul fronte del catering/banqueting, da fine marzo si fa garante del format gastronomico – affidato ad Antonio Auterio, secondo storico di Stile – in cima all’edificio di dannunziana memoria ancora in via di riqualificazione. Collegato da un ascensore esterno che attraversa verticalmente la facciata e dalle scale mobili che si arrampicano tra i reparti moda, facendo sbucare gli avventori tra gli scaffali a misura di gourmand, il ristorante copre l’intera giornata con una prima colazione dolce o salata e un menu snello e internazionale a pranzo dove anche gli indecisi saranno messi a dura prova davanti al bivio pokè o club sandwich. Per ritrovare quella sala appassionata e di livello che da sempre contraddistingue la dimora storica di Villa Laetitia, e là coordinata dal piglio garbato ed esperto di Rudy Travagli, meglio venire di sera, quando tra i tavoli girano i “carrelli gastronomici” per il servizio delle tartare di pesce e di carne oppure per la giocosa – già nel nome, Circus – selezione di dolci che avanza a tavola sempre su quattro ruote.

Significa “Eccolo qua!” Obicà, il primo mozzarella bar al mondo che, sebbene sia stato fondato a Roma nel 2004 oggi vanta dei satelliti anche nella food hall al settimo piano della Rinascente Milano a piazza Duomo e al quarto in quella a Palermo. Riacquisito dalla famiglia Scudieri lo scorso anno da un fondo d’investimenti britannico che lo aveva rilevato nel 2012, questo brand è tornato orgogliosamente italiano, anche se non ha mai smesso di esserlo, almeno nella lista degli ingredienti. È il posto giusto per chi non rinuncia alla mozzarella di Bufala Campana Dop e a una pizza, leggera e digeribile, e tra quelle che danno più soddisfazione c’è la versione pomodoro bio, olive taggiasche e origano, naturalmente con Bufala DOP. In fatto di eccellenze non è da meno la zona di CityLife dove dal 2018 ha raddoppiato Peck. Non solo quindi il quartiere Duomo: passando da piazza Due Torri è difficile resistere al richiamo delle vetrine di questa storica bottega che qui fa da ponte tra l’alta gastronomia milanese e il volto più moderno della città, in un trionfo di paste fresche, carni pregiate, caviale e tutto il luxury food per cui è rinomata dal 1883. Nello stesso Shopping District non manca una nutrita serie di rassicuranti insegne, come Panino Giusto per chi ha i minuti contati ma non rinuncia a una pausa di qualità, mentre tigelle, tagliatelle e gnocco fritto scandiscono invece il menu di Dispensa Emilia che qui ha aperto il suo ristorante numero 25; all’insegna del comfort food sono anche le polpette di The Meatball Family servite anche in una degustazione che fa fare un giro d’Italia nella cinquina siciliana, livornese, tonné, Milan-Inter e originale.

Oltre a brandizzare i corner delle principali città, da Roma a Bologna, ma anche Verona e Torino, Signorvino, enocatena del Gruppo Calzedonia, ha tinto di bianco-rosso-rosé gli scaffali di outlet e centri commerciali (Fidenza Outlet Village, Maximo a Roma o Arese in Lombardia), alternando etichette blasonate a piccole produzioni che sono valorizzate dal connubio vino-cibo; non mancano, inoltre, interessanti contaminazioni tra cantina e cucina come nelle tagliatelle al Barolo o la confettura di prugne e Chianti Docg che esce con il tagliare dei formaggi.

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Immagine di copertina: Enoteca La Torre a Rinascente (piazza Fiume, Roma)

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