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La silenziosa rivoluzione della pizza di Sasà Martucci

Una vera anima green e sociale, mostrata senza urlare ma in tanti piccoli gesti che fanno bene al cuore.

È davvero in forma Sasà Martucci e se ne stanno accorgendo un po’ tutti. Intendiamoci: non parliamo di atletismo ma di quanto sia arrivato a un punto di maturazione e consapevolezza che lo proietta ufficialmente (dopo fin troppi anni di gavetta) nell’Olimpo dei grandi pizzaioli italiani. Qui la pizza non è soltanto un prodotto da consumare, ma un’esperienza gustativa elaborata con coraggio: impasti ben lievitati, coccole da fine dining, materie prime selezionatissime. Un progetto che non si limita alla tradizione, ma la trasforma in visione, cultura, futuro e tanta voglia di migliorarsi.

Il grande Johan Cruijff, uno dei migliori calciatori e allenatori di tutti i tempi, aveva una teoria sull’allenamento: gli atleti devono arrivare al “secondo fiato”. I calciatori dovevano spezzare il primo fiato con un riscaldamento e una prima fase di allenamento abbastanza faticosa per poi arrivare al cosiddetto secondo fiato, quello che gli avrebbe permesso di fare 90 minuti senza problemi e con moltissima energia più degli avversari. L’impressione che abbiamo avuto da Sasà Martucci è stata proprio questa: il maestro casertano è arrivato al secondo fiato e ora chissà quando, come e se mai si fermerà. Il treno è partito.

L’approccio: gusto, tecnica e territorio

C’è entusiasmo in sala e se vi concentrate potete sentire moltissimi “mamma mia” esclamati dai commensali che vi circondano. Qualcuno lo dite anche voi perché questa esclamazione esce dal profondo delle viscere quando assaggiate qualcosa di così buono. Martucci introduce una forte tensione creativa: impasti leggeri, alveolatura pronunciata e topping che uniscono radici campane e sperimentazione raffinata. 
La materia prima è scelta con maniacale attenzione: salsiccia casertana, formaggio di Capua, olive di Caiazzo, creme di ceci, verdure d’eccellenza. Ma non è solo origini: è anche tecnica.

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Provola e pepe esplosiva: pomodoro San Marzano Dop cotto nel forno a legna, provola affumicata in paglia, pepe selvatico del Madagascar

Il menu propone pizze che sorprendono per intensità e leggerezza. Tra le più apprezzate c’è la provola e pepe “Esplosiva” (nomen omen) in tre cotture  e la pizza con carciofo (che arriverà nel prossimo menu). Degna di nota la pizza “Mangiafoglia” (e nella variante “Mangiafoglia Purple”), che oltre a essere deliziosa sostiene progetti di riqualificazione ambientale (alla pizza Mangiafoglia è legato un progetto di riforestazione ambientale, per ogni pizza venduta viene piantato un albero con tanto di certificato intestato al cliente che l’ha ordinata. Ad oggi siamo a 2.900 alberi piantati nel mondo). È un esempio di come gusto e impegno si parlino.

L’impasto, morbido e fondente, ha una base che risulta una delle migliori interpretazioni in circolazione. Quella di Sasà Martucci è una pizza che si distingue: l’impasto è lavorato con farine selezionate e una gestione precisa della lievitazione. Questo consente leggerezza al morso, assenza di pesantezza e un bel bilanciamento fra alveoli, fragranza e cornicione.

La Mangiafoglia – Crema di zucchine alla scapece, ricotta di mandorle, fiori di zucca, lamelle di mandorle tostate, maionese vegetale all’aglio, olio

Il locale è stato rinnovato un anno fa e presenta un ambiente luminoso, curato, moderno senza eccessi.  Il servizio è organizzato in modo da gestire un grande numero di coperti. Il consiglio è: prenotate per tempo, arrivate puntuali e preparatevi a vivere un’esperienza intensa.
Il prezzo medio di una pizza “speciale” si colloca su fascia sostenuta rispetto alle pizzerie ordinarie, ma coerente con la qualità e il grado di elaborazione proposto per un giusto rapporto qualità/prezzo. Basta fare un giro online per vedere che quasi nessuno si lamenta dei prezzi pur avendo uno scontrino medio più alto dei competitor casertani.

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Se siete amanti della pizza che osa, che non resta nella comfort zone quello di Sasà Martucci è un indirizzo che dovete annotarvi. Qui il pizzaiolo interpreta la parola “pizza” come progetto gastronomico e sociale: tecnica, materia, estetica e territorio in sinergia. L’importanza per la scena gastronomica campana è evidente – e più che un fenomeno locale può essere considerato un riferimento nazionale (in attesa dell’apertura a Milano che ci sarà nei prossimi mesi).

Chi è Sasà Martucci

Classe 1983, Sasà Martucci è un pizzaiolo orgogliosamente casertano. Ama profondamente la sua terra e con il suo lavoro ne esalta ogni potenzialità gastronomica, trasformando la pizza in un manifesto d’identità e riscatto. Fin da giovanissimo è attratto dall’impasto, dalla lievitazione e dal profumo del forno. La sua formazione nasce grazie allo zio Francesco, proprietario di una storica pizzeria della zona, dove ha compiuto una lunga gavetta tra farine, turni estenuanti e sacrifici.

Quella palestra gli ha insegnato non solo la tecnica della panificazione artigianale, ma anche il valore del tempo, della dedizione e del rapporto umano. Martucci proviene da una famiglia modesta, e proprio le difficoltà iniziali lo hanno temprato, spingendolo a cercare nella pizza una forma di espressione personale. Ogni impasto racconta la sua storia: umiltà, passione, tenacia.

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Il suo modello di lavoro si fonda su relazioni autentiche con piccoli produttori locali, contadini e allevatori che condividono la stessa etica del fare bene. Nelle sue pizze la semplicità diventa linguaggio, le materie prime povere della tradizione si elevano grazie a tecniche innovative e abbinamenti sorprendenti. È il riscatto della semplicità, una filosofia che trasforma la pizza in racconto del territorio.

In pizzeria Martucci invita a compiere un viaggio tra le storie gastronomiche del casertano: farine selezionate, ingredienti Dop e Igp, presìdi Slow Food, impasti soffici e alveolati che parlano di appartenenza. Ogni pizza è un piccolo atto di memoria collettiva, un itinerario tra produttori e sapori che fanno di Caserta una capitale della qualità.

Dal 2022 la pizzeria è carbon neutral: energia da fonti rinnovabili, materiali compostabili, detergenti ecologici e oltre duemila alberi piantati nel mondo attraverso il progetto Mangiafoglia. Martucci ha inoltre contribuito alla costruzione di parchi eolici in Brasile, di un parco solare in Marocco e di sistemi idrici in India e Laos. È un percorso che va oltre la cucina, un gesto etico che conferma come la sostenibilità, per lui, non sia moda ma coerenza quotidiana.

Maggiori informazioni

I Masanielli di Sasà Martucci

Via Antonio Vivaldi, 23, Caserta
sasaimasanielli.it

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