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cibo delle alpi

Il cibo delle Alpi va in città

Tre soci appassionati della Valle Camonica aprono un e-commerce dedicato ai prodotti d'alta quota. Nel segno dello slow delivery, a Milano arriva anche il primo punto fisico di ritiro.

Rari, artigianali e sostenibili. Sono questi i cibi sempre più ricercati da consumatori attenti e consapevoli che ormai non vedono l’ora di intercettare piccole produzioni da portare a tavola. In particolare, il cibo di montagna, tra i tanti tesori gastronomici del nostro Paese, sta conquistando sempre di più anche l’attenzione della ristorazione. Se l’altoatesino Norbert Niederkofler con la sua filosofia cook the mountain è stato un pioniere del tema, l’ultima edizione di Cheese  (l’evento internazionale dedicato al mondo dei formaggi) ha scelto come focus principale “il sapore dei prati”, ecosistemi preziosi tra le vette rocciose e pascoli.

L’ultima novità che sensibilizza sull’argomento si chiama Il Cibo delle Alpi, un e-commerce nato da tre appassionati della montagna come Federico Zanotti, Valentino Bonomi e Claudio Furloni che hanno aperto una piattaforma per rendere facilmente disponibili in tutta Italia le produzioni giornaliere di aziende di nicchia e a conduzione familiare dei borghi sull’arco alpino italiano, a cominciare dalla Valle Camonica – sito Unesco di cui i trend founder sono grandi appassionati – e dalla vicina Valtellina.

«L’idea è nata nel 2020 in Valle Camonica, dove la società ha oggi sede nell’azienda San Faustino di Valentino a Ceto che possiede anche un negozio partner, come pure l’Azienda Agricola Bezzi a Ponte di Legno (Bs) – spiega Fabrizio Zanotti, documentarista ed esperto di comunicazione impegnato da anni nella valorizzazione del cibo, dell’agroecologia, e delle comunità alpine –. Vogliamo diventare la comunità per eccellenza di chi ama la montagna italiana, le sue sfide e la sua cultura alimentare». 

Dopo la presentazione ufficiale del progetto a Milano, sarà proprio la città meneghina ad accogliere il prossimo 25 ottobre il primo negozio fisico adibito al ritiro dei prodotti in via Ascanio Sforza 57, secondo una logica di slow delivery. Pensato come un luogo d’incontro e front office per le prenotazioni dei freschi, questo spazio darà anche la possibilità di ospitare esposizioni ed eventi, al fine di diffondere l’informazione e la passione per il cibo d’alta quota. Per i clienti ci sarà anche la possibilità della consegna a domicilio in determinate zone del capoluogo, pagando un sovrapprezzo per sostenere attività di piantumazione a compensazione della CO2 emessa in atmosfera. 

«Chi acquista dalla nostra piattaforma fa una scelta consapevole rivedendo con spirito di comunità i paradigmi del delivery moderno – afferma Gianna Del Prestello, proprietaria di uno degli agriturismi partner dell’iniziativa –. Noi diamo valore alla lentezza. In quest’ottica, i punti di ritiro sono nodi di una rete attenta ai diritti dell’ambiente, delle persone e degli animali».

L’offerta dell’e-commerce comprende una vasta scelta di formaggi sia da latte vaccino che caprino, come per la Capra Bionda dell’Adamello, una razza autoctona che sin dall’antichità vive nella zona di Valsaviore (in provincia di Brescia). Tra i salumi spiccano quello di camuno e la pregiata bresaola della Valtellina, mentre per la pasta fresca non mancano all’appello i Casoncelli camuni e i Calsù di Vione. Insieme ai prodotti da forno – preparati con i cereali della montagna dai semi particolarmente aromatici –, agli ortaggi e alle erbe selvatiche, completano l’offerta i vini “estremi” della regione (conoscete Tzerb, un rosso ottenuto attraverso il recupero di antichi vitigni autoctoni della Valtellina?).

«In montagna l’unico modello agricolo veramente sostenibile è rappresentato dalle piccole realtà produttive – sottolinea Valentino Bonomo, titolare con la moglie della azienda agricola e agriturismo San Faustino a Ceto –. Grazie a una rinnovata cultura dei limiti stiamo ritrovando l’antico rispetto dell’uomo per la natura. Questo è il principio che vogliamo diffondere. Gli agricoltori della nostra comunità sanno bene quanto è importante osservare ed ascoltare il territorio per avere il meglio, in armonia. Con il cibo si concretizza un lungo processo di scambio e dialogo tra uomo e ambiente». Ad alimentare questo confronto sono anche le experience veicolare sul loro sito che consentono di entrare a contatto diretto con i produttori e con i luoghi che queste genti abitano.

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