locale-firenze-labo-ttega

Locale apre Labo-ttega, il “bar dentro al bar” che sposa cucina e mixology

Il bar manager Fabio Fanni ci racconta in anteprima la grande novità del decennale: l’omakase all’italiana nei sotterranei di Palazzo Concini.

Dieci anni fa, in una Firenze che iniziava appena a scoprire il piacere dell’alta mixology, apriva Locale Firenze. Da allora il ristorante e cocktail bar di via delle Seggiole si è imposto come punto di riferimento, conquistando la ribalta prima nazionale e poi internazionale, fino a entrare nei prestigiosi World’s 50 Best Bars (oggi al 36° posto). Diretto dall’eclettico General Manager Faramarz Poosty, Locale festeggia oggi il suo decimo anniversario con un nuovo capitolo: Labo-ttega, un “bar dentro al bar” che prende vita nelle antiche cantine trecentesche di Palazzo Concini e che promette di ridefinire il rapporto tra cucina e miscelazione. O meglio, tra materia solida e materia liquida.

L’omakase all’italiana

In un ambiente raccolto, quasi segreto, le volte in pietra raccontano secoli di storia e accolgono al contempo un progetto che guarda al futuro. Qui Simone Caponnetto, Executive Chef, e Fabio Fanni, Bar Manager e ideatore di Labo-ttega, hanno costruito uno spazio di pura libertà creativa. «Questo progetto nasce dal desiderio di creare un punto d’incontro su misura tra ciò che facciamo al ristorante e ciò che facciamo al bar”, ci racconta Fanni. “Volevamo un luogo che fosse al tempo stesso atelier e bottega, una sorta di omakase all’italiana, dove piatti e drink non fossero solo abbinati, ma progettati per lavorare insieme in un dialogo continuo»

Non si tratta quindi soltanto di degustare, ma di guardare, toccare, assaggiare e soprattutto comprendere. «Spesso termini come ‘miso’ o ‘fermentazione’ sono conosciuti di nome, magari dopo aver assaggiato una zuppa giapponese, ma raramente si ha l’occasione di vedere come questi prodotti nascono passo dopo passo, di assaggiarli in purezza e poi ritrovarli trasformati in un piatto o in un drink. Ecco, qui vogliamo offrire anche questa possibilità», prosegue Fanni.

Otto portate solide con otto portate liquide

Il cuore di Labo-ttega è un aperitivo-degustazione di otto portate, solide e liquide, della durata di circa un’ora. Un’esperienza pensata come “aperitivo rinforzato”: intensa e completa, ma che lascia spazio a proseguire la serata anche con una cena. Nel menu si trovano tanti piatti quanti sono i drink, tutti concepiti insieme e plasmati di conseguenza come coppie inseparabili.

locale-firenze-labo-ttega-degustazione-omakase

Qualche esempio? Maiale e Pesche, sapido Milk Punch limpido e complesso che utilizza il fondo bruno della cucina, servito accanto a una terrina calda con salsa di ’nduja, arancia e senape; Cipolla, avvolgente reinterpretazione toscana del Whisky Highball con bourbon al miso d’orzo e shrub di cipolla verjus; Zafferano, un profondo sorso dorato con kombucha di zafferano del Chianti e sherry Amontillado. Il percorso si chiude con un dessert dedicato al miele toscano, servito insieme a un Old Fashioned al miele di castagno, invecchiato due anni in botte.

La proposta non finisce qui, perché dopo cena Labo-ttega cambia pelle: «Sarà un cocktail bar vero e proprio – spiega Fanni – con un menu indipendente che mantiene la stessa filosofia della degustazione, ma declinata in drink più immediati e beverini. Un ambiente intimo e informale, con la sua musica e la sua atmosfera, che ci permetterà di dare un carattere unico pur restando parte del Locale».

Non chiamatelo food&cocktail pairing

Un aspetto fondamentale è la volontà di superare il concetto classico di cocktail pairing: «Io non parlerei neanche di food&cocktail pairing, perché spesso ciò che serviamo non è un cocktail in senso stretto, ma un tè, un vino o un fermentato che abbiamo creato noi. Non è una cocktail experience, ma un percorso su misura. E non è nato per differenziarci dalle altre esperienze italiane: non abbiamo preso spunto da nessuno nel nostro Paese, le nostre ispirazioni arrivano da ristoranti e bar in Europa e nel resto del mondo, con un’ovvia predilezione per l’Oriente. L’obiettivo non era distinguerci, ma esprimere la nostra creatività».

locale-firenze-labo-ttega-nuova-apertura

E se il rischio potrebbe sembrare quello di scivolare in una dimensione troppo tecnica, Fanni ci tiene a rassicurare tutti: «Il nostro percorso vuole essere stimolante ma leggero, interessante ma non didascalico. Non vogliamo fare una masterclass: desideriamo che resti un momento sereno e piacevole, per noi e per chi partecipa». La degustazione de Labo-ttega sarà disponibile e prenotabile sul sito di Locale Firenze dal 15 settembre al costo di 65 euro per otto portate, ciascuna con pairing di cocktail.

Maggiori informazioni

Locale
Via Delle Seggiole, 12 Firenze
localefirenze.it

Condividi

Facebook
Twitter
LinkedIn
Articoli
correlati