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Make Braciola Great Again

Bottoni di braciola napoletana, caprino, olio alle nocciole, zuppa di prosciutto e levistico dell’Agro Sarnese-Nocerino.

Tempo di preparazione

90 minuti

Tempo totale

10 ore

Dosi per

6 persone

Ingredienti

Per le braciole:

  • 6-8 fette di manzo sottili (circa 100-150g l’una), preferibilmente di spalla, copertina o noce, battute per renderle più tenere e larghe
  • 1 spicchio d’aglio tritato finemente
  • 1 ciuffo di prezzemolo fresco, tritato
  • 40 g di pecorino romano grattugiato (o un mix di pecorino e parmigiano)
  • 30 g di uvetta (fatta rinvenire in acqua tiepida per 10 minuti e poi strizzata)
  • 30 g di pinoli
  • Sale e pepe nero q.b.
  • Stuzzicadenti o spago da cucina per chiudere le braciole

Per il ragù:

  • 1 cipolla grande (o 2 medie), tritata finemente
  • 2 spicchi d’aglio interi (da togliere a fine cottura, se preferite)
  • 400 g di passata di pomodoro di buona qualità
  • 50 g di concentrato di pomodoro (o doppia pasta)
  • 50-70 ml di vino rosso secco
  • Olio extra vergine d’oliva q.b.
  • Qualche foglia di basilico fresco
  • Sale q.b.
Per il ripieno
  • 1 kg copertina di costata
  • 1 kg di pomodori in salsa
  • 3 spicchi aglio tritato
  • 50 g uvetta
  • 30 g pinoli
  • Sale e pepe q.b.
  • 100 g di pecorino
  • 50 g parmigiano 36 mesi
  • 50 g prezzemolo tritato
Per la pasta fresca:
  • 250 g farina 00
  • 250 g semola
  • 330 g tuorli d’uovo
Per il cremoso al caprino:
  • 50 g burro
  • 50 g farina
  • 150 g panna
  • 700 g latte
  • 300 g caprino
Per la zuppa di prosciutto e levistico:
  • 200 g prosciutto crudo a cubotti
  • 200 g prosciutto cotto a cubotti
  • 1 cipolla rossa di Tropea
  • 350 g acqua
  • 350 g latte
  • 350 g panna fresca
  • 150 g levistico
  • 5 g lecitina
  • 2 g sucro emul
Una pasta ripiena che celebra con ironia e affetto uno dei grandi classici della cucina partenopea: la braciola. Qui il ripieno ne custodisce l’anima – carne, uvetta, pinoli, pecorino – trasformata in bottoni di pasta fresca che incontrano la cremosità del caprino, l’eleganza dell’olio di nocciola, e una zuppa leggera ma intensa, ottenuta da prosciutto e levistico fresco raccolto nei dintorni dell’Agro sarnese-nocerino. Un gioco di memoria e tecnica che vuole restituire dignità contemporanea a un piatto della tradizione.
  1. Preparate il ripieno: cucinate delle braciole come da tradizione napoletana, legandole con spago e rosolandole in una pentola capiente. Raffreddatele.
  2. Una volta fredde, aggiungete i pomodori e mettete sottovuoto il tutto in buste per cottura. Cuocere a 78 °C per 4 ore.
  3. Tritate la carne al coltello. Recuperate i succhi e il pomodoro, riducete in padella fino a ottenere un ragù ristretto.
  4. Unite alla carne, raffreddare, inserire in sac à poche e congelare in stampi a semisfera.
  5. Preparate la pasta fresca. Versate i tuorli: Rompete con delicatezza i tuorli d’uovo all’interno del cratere della fontana di farina.
  6. Iniziate a impastare con una forchetta o con la punta delle dita, iniziate a sbattere delicatamente i tuorli, incorporando piano piano la farina dai bordi interni della fontana. Procedete con calma, lavorando dall’interno verso l’esterno, fino a quando i tuorli non avranno assorbito una buona parte della farina e avrete ottenuto un composto cremoso e appiccicoso.
  7. Lavorate l’impasto. Quando il composto sarà troppo denso per la forchetta, continuate a impastare con le mani. Raccogliete tutta la farina rimasta sulla spianatoia e iniziate a lavorare energicamente l’impasto. Spingete l’impasto lontano da voi con il palmo delle mani e poi ripiegatelo su se stesso, ruotandolo di 90 gradi. Ripetete questa operazione per circa 10-15 minuti. L’obiettivo è sviluppare il glutine, rendendo la pasta elastica e liscia. All’inizio l’impasto potrebbe sembrare un po’ duro e difficile da lavorare, ma con la pazienza e la forza diventerà morbido e setoso.
  8. Verificate la consistenza: l’impasto sarà pronto quando risulterà liscio, omogeneo ed elastico. Se premete leggermente con un dito, la rientranza dovrebbe tornare indietro lentamente. Non dovrebbe appiccicarsi alle mani o alla spianatoia.
  9. Fate riposare l’impasto: Formate una palla con l’impasto, avvolgetela bene nella pellicola alimentare e lasciatela riposare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti (o anche un’ora). Questo passaggio è fondamentale: permette al glutine di rilassarsi, rendendo l’impasto più facile da stendere e meno soggetto a rompersi.
  10. Stendete e formate la pasta: trascorso il tempo di riposo, l’impasto sarà pronto per essere steso con il matterello o con la macchina per la pasta, fino allo spessore desiderato, pochi millimetri.
  11. Per il cremoso al caprino realizzate un roux con burro e farina, aggiungere il latte e la panna e portare a bollore. Unite il caprino e mescolate fino a ottenere una crema liscia. Filtrate se necessario e raffreddare. Conservate in sac à poche.
  12. Per la zuppa rosolate la cipolla in poco olio extravergine, aggiungete i prosciutti e caramellate. Deglassate con i liquidi, sobbollite 15 minuti, coprite e lasciate in infusione 15 minuti. Filtrate, raffreddate, sgrassate.
  13. Sbollentate il levistico in acqua salata, raffreddate in acqua e ghiaccio, frullare con la base di zuppa e aggiungere le polveri. Utilizzate per montare l’aria.
  14. Saltate i bottoni appena sbollentati in burro e fondo, glassandoli delicatamente. Aggiungete la salsa al caprino e coprire ogni bottone col chutney di pomodoro. Decorare con la zuppa

Maggiori informazioni

Hotel Capo la Gala&Wellness
Via Luigi Serio, 8, 80069 Vico Equense (NA)
hotelcapolagala.com

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