Dal 14 settembre prende il via a Bologna una nuova edizione del corso di Medicina Culinaria “Dalla ricerca alla ricetta”, ideato da Chiara Manzi e promosso dall’Associazione per la Sicurezza Nutrizionale in Cucina. Il percorso, che si svilupperà in dieci appuntamenti mensili fino a giugno, sarà ospitato al Libra Longevity Restaurant e vedrà la collaborazione di Cerba HealthCare Italia come partner scientifico, con il patrocinio delle Università di Bologna e di Ferrara.
Il format abbina teoria e pratica, alternando lezioni di docenti universitari a showcooking guidati da chef formati in Medicina Culinaria. L’edizione online sarà disponibile gratuitamente, mentre la versione in presenza consentirà di seguire le spiegazioni teoriche e partecipare a degustazioni mirate.
Un percorso tra ricerca, cucina e prevenzione
L’iniziativa si propone di tradurre la ricerca scientifica in strumenti concreti per l’alimentazione quotidiana. Secondo Chiara Manzi, la sfida è rendere i principi della nutrizione antiaging accessibili e applicabili, senza allontanarsi dai piatti tipici della cucina italiana. La docente spiega come il corso insegni a riformulare ricette tradizionali considerate ipercaloriche o squilibrate – come pizza, lasagna, carbonara, cotoletta e gelato – in versioni evidence based, capaci di mantenere il gusto riducendo al contempo l’impatto negativo sulla salute.
Il programma prevede un percorso che attraversa le diverse fasi della vita e risponde a esigenze specifiche: dall’alimentazione per l’infanzia e l’adolescenza a quella per gravidanza e menopausa, fino alla terza età e alle patologie croniche come diabete, malattie cardiovascolari e disturbi metabolici. Temi trasversali saranno il controllo del peso, la prevenzione dei tumori, la salute dell’intestino e la gestione delle festività.
Il corso vuole offrire ai partecipanti strumenti pratici per trasformare i pasti quotidiani in un mezzo di prevenzione. L’obiettivo è dimostrare che cucinare in modo equilibrato non implica rinunce, ma può anzi valorizzare le tradizioni gastronomiche italiane, adattandole alle esigenze della salute contemporanea.
L’esperienza formativa intende quindi coniugare scienza, cucina e cultura alimentare, restituendo centralità al cibo come fattore determinante per la longevità.