Il settore dei formaggi conferma una traiettoria di crescita costante. Secondo le previsioni di Future Market Insights, il mercato mondiale passerà dagli attuali 90 miliardi di euro a oltre 150 miliardi nel 2035, con un tasso annuo composto del 5,4%. Una dinamica che riflette l’aumento dei consumi, la diffusione internazionale di ricette tradizionali e l’evoluzione delle abitudini alimentari.
Tra le diverse tipologie, la mozzarella emerge come protagonista assoluta. Entro il prossimo decennio rappresenterà quasi il 28% dell’intero comparto globale, confermandosi come il formaggio più richiesto. La sua presenza nella pizza e in numerose preparazioni ha reso questo prodotto un simbolo riconosciuto del made in Italy, capace di adattarsi a culture e cucine diverse.
Se il formaggio tradizionale a base di latte resta predominante con oltre due terzi delle vendite complessive, le alternative vegetali iniziano a ritagliarsi spazi significativi. La spinta arriva dal crescente interesse verso diete vegane e dalla diffusione delle intolleranze alimentari.
L’avanzata delle alternative vegetali
Le innovazioni tecnologiche stanno migliorando la qualità dei formaggi non caseari, grazie a progressi nella fermentazione, nell’uso del caglio microbico e nelle formulazioni a base di frutta secca. Alcuni grandi gruppi lattiero-caseari, come Bel Group e Danone, stanno ampliando i portafogli con linee dedicate a prodotti alternativi, segnalando un impegno strategico a lungo termine, anche in presenza di razionalizzazioni nel breve periodo.
Nord America ed Europa si confermano i mercati più maturi, ma è l’Asia a trainare l’espansione futura. La Cina guida con un tasso annuo previsto del 7,3%, seguita dall’India con il 6,8%. L’aumento del reddito medio e la progressiva occidentalizzazione delle abitudini alimentari contribuiscono a creare una domanda crescente di formaggi, con un’attenzione particolare verso la mozzarella.
La crescita del comparto non riguarda soltanto i consumi, ma anche i canali di distribuzione. Nei mercati emergenti, l’e-commerce assume un ruolo sempre più rilevante, mentre il canale Ho.Re.Ca. rimane centrale per la diffusione di formaggi premium e prodotti artigianali. I supermercati e i negozi specializzati continuano a presidiare la fascia di consumo quotidiano, ma la trasformazione digitale sta ridisegnando le dinamiche di acquisto.