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Raviolo del plin ripieno di genovese di tonno, in brodo dashi ed erba cipollina

Parnaso: il nuovo corso dello storico locale di Parioli

Da caffè a ristorante gastronomico. L’insegna in piazza delle Muse mira a diventare un nuovo punto di riferimento gourmet in uno dei quartieri più esclusivi della Capitale.

Un nome che rievoca dolci ricordi tra gli abitanti di Parioli. Quella di Parnaso è un’insegna storica, la cui eredità è stata raccolta da un gruppo di imprenditori, a cui va riconosciuto il merito (e il coraggio) di averne rinnovato gli spazi e, soprattutto, il format.

Una terrazza su Roma Nord

Per anni piazza delle Muse è stata un nervo scoperto per il quartiere. I lunghi lavori di realizzazione di un parcheggio sotterraneo hanno messo in crisi la funzione sociale e aggregativa che una piazza dovrebbe avere. Per fortuna, allo stato attuale, appare curata e si presenta meglio anche rispetto a luoghi più blasonati di Roma. L’affaccio panoramico, poi, la rende unica, in una zona dove il “campo lungo” non è certo una consuetudine. In questo contesto, Parnaso funge da fiore all’occhiello, che si rivela ancor più gradevole una volta varcata la soglia del suo ingresso. Interni ampi e luminosi, dove tutto è curato nei minimi dettagli e, soprattutto, una terrazza bellissima, fruibile in ogni stagione poiché coperta e delimitata da grandi vetrate.

Parnaso 2.0

Si diceva del cambio di vocazione di Parnaso. Quello che un tempo era un elegante caffè, è oggi un ristorante, aperto dal pranzo al dopocena, con una proposta gastronomica ambiziosa e divertente, firmata da Matteo Carosi. Lo chef ripensa la tradizione italiana e mediterranea con tecnica transalpina e influssi orientali. Riccardo Carascon è invece il giovane sommelier che si occupa anche della drink list, in cui si alternano classici e signature cocktail. La sala è gestita dall’esperto Stefano Santamaita.

La degustazione

I simboli della romanità sono rivisitati in chiave esotica. È il caso del Maritozzo salato, con battuta di scampi e gel di zenzero, farcito con cipolla rossa e cetriolo in agrodolce, su un intingolo di latte di cocco. Lo stesso registro è adottato per il Carciofo alla giudia, reso goloso da un ripieno di tuorlo d’uovo affumicato cotto a bassa temperatura, con Comté grattugiato, su fonduta di pecorino e riduzione di teriyaki e yuzu. Carosi supera i confini laziali, attingendo a piene mani anche dalla gastronomia di altre regioni. Un esempio in tal senso è il Raviolo del plin ripieno di genovese di tonno, in brodo dashi ed erba cipollina. Il pescato fresco riveste un ruolo fondamentale nel menu di Parnaso e, a tal proposito, convincente è la Triglia scottata con bouillabaisse e peperoni in agrodolce affumicati. Conclusione affidata alle creazioni dolci dello chef, che dimostra di non temere i carichi calorici, con dessert del calibro del Rocher alla nocciola, con crumble agli agrumi, caramello salato e agrumi.

Maggiori informazioni

Caffè Parnaso
Piazza Delle Muse, 22, 00197 Roma
parnasoroma.it

Foto di Alessandro Barattelli

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