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Premio Gavi La Buona Italia 2021. Il vincitore è Banfi.

Il Premio, attribuito quest’anno alle cantine più reattive nel rispondere alla crisi, incorona l'azienda toscana. Menzione speciale per Umani Ronchi, Consorzio Tutela Valcalepio e Consorzio Montefalco.

È Banfi il vincitore della settimana edizione del Premio Gavi la Buona Italia 2021, iniziativa promossa dal Consorzio Tutela del Gavi – patrocinata, tra gli altri, dal MIPAAF – che quest’anno ha scelto di concentrarsi sui progetti di promozione e comunicazione più efficaci messi in atto da produttori italiani e Consorzi di Tutela del Vino nel 2020, per far fronte alla difficile congiuntura aperta dalla pandemia. Reattività, creatività e inclusività sono state dunque le parole chiave che hanno guidato la giuria del Premio nella scelta delle cantine più meritevoli e lungimiranti.

E Banfi, che da sempre celebra il binomio tra vino e cultura, sale agli onori della cronaca per la tenacia dimostrata nel rivendicare il suo impegno, nonostante le difficoltà. A fronte delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, infatti, il Jazz & Wine – manifestazione organizzata dalla cantina ilcinese, giunta alla 23esima edizione – è stato confermato, pur modificato nell’assetto, diventando anche una playlist su Spotify. Premiati anche l’accordo con Unicredit e Banfi per l’accesso alla liquidità dei propri fornitori e Il Banfi Brunello Ambassador Club, che accoglie chi ha contributo – uomini, donne e aziende della ristorazione, della somministrazione e della vendita – a rendere grande il Brunello. Una Menzione Speciale spetta invece a Umani Ronchi, al Consorzio Tutela Valcalepio e al Consorzio Montefalco, tutti premiati per aver saputo gestire la crisi (il settore del vino italiano sconta un invenduto stimato di 220 milioni di bottiglie per un calo medio del fatturato del 30%) con azioni mirate a durare nel tempo.

L’auspicio è che le buone pratiche intraprese in questo frangente possano rivelarsi un modello per tutto il comparto del vino italiano, all’insegna di un approccio più flessibile, dinamico e sistemico, fondamentale nell’affrontare la “nuova normalità” che si profila davanti al settore. La crisi genera cambiamento, e nel futuro del vino italiano avranno un peso sempre più rilevante strategie di digitalizzazione, sinergie da attivare con gli altri attori del territorio, connessioni con il mondo dell’arte, della musica e dello spettacolo. In questa direzione dovranno evolversi strategie di marketing e comunicazione del prodotto, adottando una pianificazione strategica di lungo periodo, e approfondendo l’analisi anche di nuovi canali digitali, come Pinterest, WeChat e TikTok, come sottolinea la ricerca commissionata dal Consorzio Tutela del Gavi IL VINO 2021: ONE YEAR AFTER, condotta dallo IULM WINE INSITUTE – IWI in collaborazione con l’Unione Italiana Vini – UIV, Il Corriere Vinicolo e Wine News e curata dal Prof. Massimiliano Bruni.

Al termine di questa drammatica emergenza si riaffermerà prepotente la voglia di convivialità e di gratificazione che sono alla base del successo del vino italiano – commenta Riccardo Ricci Curbastro, Presidente FEDERDOC – Allo stesso tempo, però, ci troveremo di fronte a cambiamenti strutturali che richiederanno risposte strategiche, la cui attuazione potrà beneficiare di quanto sperimentato e appreso in questi difficili mesi”.

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Foto: i premiati del Premio Gavi 2021

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