Rita Cocktails presenta la nuova drink list dedicata al design italiano del secondo Novecento, un tributo alla Milano del boom economico e dell’innovazione creativa. L’ispirazione arriva da un periodo di profonda trasformazione urbana e culturale, in cui architettura, arte e industria ridisegnavano la vita quotidiana. Sono gli anni delle lampade di Giò Ponti e dei progetti dei fratelli Castiglioni, della Torre Velasca e della prima linea metropolitana, ma anche della musica jazz e dell’entusiasmo di una città che correva verso la modernità.
L’idea alla base del progetto, spiega Andrea Arcaini, bar manager del gruppo Rita, è stata quella di collegare i drink a oggetti familiari e riconoscibili, capaci di evocare ricordi e suggestioni. «Abbiamo analizzato opere iconiche di design, moda e automotive, costruendo per ciascuna un cocktail coerente nel nome, nella tecnica e nella presentazione», racconta Arcaini.
Nasce così la Rita Design Collection, un lavoro che unisce miscelazione, fotografia e grafica. Il progetto coinvolge Luca Meneghel per la parte visiva e Cecilia De Conti per testi e illustrazioni, integrati da installazioni e stampe in grande formato all’interno del locale. Il menu cartaceo stesso diventa oggetto di design: ogni drink è accompagnato dal disegno dell’opera, dalla ricetta e da un’infografica che ne racconta l’ispirazione.
Dai Castiglioni a Sottsass: il design diventa cocktail
Ogni drink della nuova carta interpreta un capolavoro del design italiano.
Arco, ispirato alla celebre lampada dei fratelli Castiglioni, rielabora l’equilibrio tra materia e luce in un cocktail che riproduce la curvatura dell’arco nella garnish e il marmo della base attraverso sfumature cromatiche. È un Whiskey Sour rivisitato con Blended Scotch, sciroppo di gelsomino, liquore di sambuco, pera e tequila, completato da una caramella agli oli essenziali di Tiki Spray #1 by Rita’s Tiki Room x Essentia.
Ultrafragola, omaggio allo specchio di Ettore Sottsass, riprende l’estetica degli anni Settanta con un cocktail morbido e stratificato, a base di vodka, panna e fragola in due consistenze.
Ghost, dedicato alla sedia in vetro di Cini Boeri, gioca invece sulla trasparenza e la purezza visiva: un drink limpido, balsamico, che ricorda un bicchiere d’acqua.
Il Mezzadro, ancora dei Castiglioni, rievoca il mondo rurale con vino rosso, grappa e Campari, serviti con agrumi a richiamare le forme circolari dello sgabello originale.
Up5, la celebre poltrona di Gaetano Pesce, diventa un tributo alle donne della bar industry italiana: un Cuba Libre reinterpretato con uno sciroppo di cola artigianale e una bolla aromatizzata creata con la Flavour Blast, che riproduce le curve sinuose dell’opera.
Chiude la selezione Discovery, ispirato alla lampada di Ernesto Gismondi: un highball luminoso con gin, bergamotto, yuzu, aneto e cedrata, decorato con un bottone nero di gelatina a evocare il disco di luce sospeso.
Anche le proposte analcoliche trovano spazio nella nuova carta, intitolate ai mezzi di trasporto per ribadire il messaggio di responsabilità alla guida.
Un progetto che unisce arte, ospitalità e identità milanese
Dal 2002, Rita Cocktails è un punto di riferimento nella scena milanese dei bar. Nato sul Naviglio Grande da un’idea di Edoardo Nono, il locale si è distinto per l’attenzione alla materia prima, la stagionalità degli ingredienti e la qualità della miscelazione. Oggi, con la partecipazione di Chiara Buzzi, già socia del Rita’s Tiki Room, il progetto continua a evolversi mantenendo la stessa filosofia: ospitalità, cura e innovazione.
Con la Rita Design Collection, il locale rinnova il legame tra mixology e cultura, trasformando la drink list in un percorso visivo e sensoriale attraverso la storia del design italiano.
