Dal cuore di Piazza della Signoria arriva un’iniziativa destinata a far discutere. Lo storico caffè Rivoire ha presentato “Il Caffè del Fiorentino”, un espresso al banco al prezzo simbolico di 1 euro, riservato ai residenti del Comune di Firenze e dei comuni limitrofi.
L’operazione nasce con un obiettivo dichiarato: favorire il ritorno dei cittadini nel centro storico, spesso percepito come uno spazio turistico più che come luogo di vita quotidiana. L’iniziativa vuole essere al tempo stesso un gesto economico e culturale, con l’intento di riavvicinare i fiorentini a uno dei luoghi più rappresentativi della città.
Secondo Marco Fallani, direttore generale di Rivoire e ideatore del progetto, la misura risponde a un sentimento diffuso: «Molti concittadini mi dicono che non frequentano più il centro. I motivi sono noti: folla, prezzi, difficoltà di vivere la città come prima. Con il caffè a 1 euro vogliamo trasmettere un messaggio chiaro: Firenze appartiene ancora a chi ci vive».
Come funziona
L’espresso a 1 euro è disponibile ogni giorno al banco e non ha scadenza temporale. Possono usufruirne tutti i residenti di Firenze e dei comuni limitrofi – Fiesole, Scandicci, Impruneta, Bagno a Ripoli, Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio – mostrando un documento che attesti la residenza. L’iniziativa è valida anche per cittadini stranieri regolarmente residenti.
Un gesto sociale e simbolico
Fondata nel 1872, Rivoire rappresenta uno dei luoghi storici della caffetteria italiana. Con questa iniziativa, il locale intende sottolineare la propria vocazione non solo turistica ma anche cittadina. In un contesto in cui il divario tra potere d’acquisto locale e spesa media dei visitatori internazionali è sempre più evidente, il caffè a prezzo calmierato vuole restituire ai residenti un segnale di attenzione.

L’idea si inserisce in un dibattito più ampio sulla fruizione dei centri storici delle grandi città d’arte italiane, spesso vissuti come spazi inaccessibili da chi vi risiede. Il caffè a 1 euro diventa così un simbolo: non un semplice sconto, ma un invito a recuperare un rapporto quotidiano con il cuore della città.
Un prezzo speciale per i residenti: è legale?
L’iniziativa di Rivoire si colloca in una zona chiara della normativa italiana: differenziare il prezzo in base alla residenza è possibile, a patto che siano rispettate alcune condizioni.
Il Codice del Consumo (D.lgs. 206/2005) vieta pratiche scorrette e discriminazioni arbitrarie, ma consente tariffe ridotte quando la distinzione è oggettiva e giustificabile, come nel caso della residenza certificata. L’importante è che il listino prezzi riporti con chiarezza le diverse condizioni e che non vi sia alcun rischio di pubblicità ingannevole.
Esistono già diversi precedenti: a Venezia, alcuni musei civici prevedono ingressi agevolati per i residenti; nei trasporti locali, molte regioni italiane applicano tariffe ridotte a chi vive stabilmente in determinate aree; anche teatri e ristoranti, in più città, hanno introdotto formule dedicate a cittadini o studenti.
Dal punto di vista fiscale, non ci sono vincoli particolari: l’importante è che venga sempre emesso lo scontrino con l’importo effettivamente pagato e che le condizioni siano esposte al pubblico, in conformità con la normativa sulla trasparenza dei prezzi (D.M. 30/12/1993).
Oroporre un espresso a 1 euro solo ai residenti non costituisce, quindi, discriminazione illegittima: si tratta di un’agevolazione ammessa, se ben comunicata e correttamente registrata.