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Scuola di Giovani Pastori

Scegliere di fare il pastore nel terzo millennio

Dopo il Piemonte, i nuovi corsi si terranno in Sicilia: la Scuola di Giovani Pastori apre il secondo bando per tramandare un mestiere antico, combattere lo spopolamento delle aree interne e dare un futuro ai giovani del territorio. Per iscriversi c'è tempo fino al 29 marzo.

Stando ai dati dell’indagine “Giovani dentro” promossa dall’associazione Riabitare l’Italia con il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) sulle aree interne del Paese, il 94% degli intervistati tra i 19-39 anni percepisce il lavoro agricolo e la pastorizia come un’opportunità. Con questa premessa nel 2022 nasce la Scuola Giovani Pastori, progetto che nello stesso anno abbiamo premiato ai Food&Wine Italia Awards nella categoria Innovazione nel cibo. L’iniziativa, che mira ad avviare un’attività imprenditoriale di pastorizia, valorizzando luoghi periferici e a rischio di spopolamento, dopo il primo appuntamento nell’Italia settentrionale tra Cuneo, Brescia e Oltrepò Pavese cambia scenario e sceglie l’entroterra siciliano per un nuovo appuntamento primaverile. Saranno le Madonie a ospitare il nuovo evento “Dove vai, pastore? Festival della Pastorizia, dell’Erranza e del Ritorno nelle Madonie”.

«La pastorizia è uno dei mestieri più antichi del mondo ma non è solo un elemento nostalgico. Anzi può essere, oggi, lo strumento per rivalutare luoghi dimenticati avviando un circuito economico e una rete di sostegno per chi decide di rimanere o stabilirsi qui – spiega Daniela Storti, ricercatrice Crea e direttrice scientifica della Scuola Giovani Pastori – l’obiettivo della scuola è trovare giovani davvero motivati per cominciare un percorso reale di vita legato alla pastorizia».

Dal bando (c’è tempo fino al 29 marzo per candidarsi) verranno selezionate 15 persone che dal 13 maggio avvieranno un percorso professionale gratuito. Come avvenuto nella prima edizione, l’esperienza è aperta a persone di qualsiasi provenienza e con qualsiasi occupazione. Requisito preferenziale: l’età e l’interesse ad avviare attività nel territorio madonita. A ospitare gli studenti saranno le incantevoli strutture dell’ex Convento dei Padri Riformati, nel comune di Petralia Sottana, in provincia di Palermo. Cosa si imparerà? Teoria e pratica su pascolo e allevamento in aree montane, caseificazione e trasformazione delle materie prime, con possibilità di confrontarsi con aziende e realtà del territorio.

Dal 10 al 12 maggio a precedere il calendario didattico sarà il Festival della pastorizia organizzato proprio nel comune palermitano da Riabitare l’Italia, in collaborazione con il Crea nell’ambito della Scuola Giovani Pastori e SO.SVI.MA SpA – Agenzia di Sviluppo locale delle Madonie alla presenza degli studenti selezionati dal bando. In quel weekend questo luogo diventerà teatro di un confronto tra studiosi e attori del posto con l’obiettivo di sviluppare una riflessione costruttiva su aree interne e sull’attività pastorale per dare nuovo appeal a queste zone. «La pastorizia è una grande occasione per rilanciare lo sviluppo sostenibile delle aree interne, favorendo la cura dei luoghi e il radicamento dei giovani in quei territori che iniziano a essere attrattivi anche per chi vive nelle grandi città», conclude Andrea Membretti, direttore responsabile dell’evento.

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