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La miglior cucina d’Europa? Per lo chef Tom Kerridge è quella spagnola

Cucina regionale, materie prime essenziali e valore sociale del cibo: la visione del professionista britannico due stelle Michelin.

Stilare una graduatoria dei Paesi con la migliore offerta gastronomica può apparire un esercizio controverso. Tuttavia, per Tom Kerridge – cuoco britannico due stelle Michelin, autore di libri e volto noto della televisione – la risposta è inequivocabile: secondo lui, la Spagna è il luogo dove si mangia meglio in Europa. Lo ha dichiarato in un’intervista rilasciata a pochi giorni dal debutto della serie Tom Kerridge Cooks Spain, dopo cinque settimane trascorse viaggiando tra alcune delle regioni gastronomicamente più rappresentative della penisola iberica.

Durante il suo percorso, Kerridge ha attraversato i Paesi Baschi, la Catalogna, l’Andalusia e altre aree, cercando di comprendere le radici culturali della cucina spagnola. Le sue osservazioni si concentrano sull’equilibrio tra tradizione popolare e qualità diffusa. A colpirlo maggiormente è stato il fatto che il buon cibo non sia appannaggio esclusivo dell’alta ristorazione, ma parte integrante della quotidianità, accessibile in contesti semplici come bar di quartiere, mercati o taverne locali.

La cucina spagnola come espressione collettiva

Per Kerridge, ciò che distingue la cucina spagnola è il legame diretto tra chi produce e chi cucina. Ogni territorio visitato ha rivelato una propria identità gastronomica, fondata su materie prime locali, preparazioni essenziali e attenzione alla stagionalità. In questo modello, il valore del piatto non è determinato dalla complessità tecnica, ma dalla qualità intrinseca degli ingredienti e dalla loro relazione con il luogo.

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L’esperienza che lo ha colpito di più si è svolta in Catalogna, durante una cena condivisa con un agricoltore locale. In tavola: crocchette di jamón, paella cotta su fuoco vivo e un dessert al limone fatto in casa. «Era tutto apparentemente semplice», ha raccontato, «ma raggiungeva un’armonia rara, capace di colpire sul piano emotivo».

Nel confronto con gli altri Paesi europei, Kerridge ha evidenziato come in Spagna la qualità gastronomica sia sorprendentemente di qualità anche al di fuori dei ristoranti di fascia alta. Un semplice piatto di fagioli e chorizo servito in un bar qualunque, secondo lui, può offrire la stessa soddisfazione di una cena elaborata. Questo rispetto per la cucina popolare, osserva lo chef, è un tratto distintivo della cultura gastronomica spagnola, che riflette un rapporto più autentico, diretto e condiviso con il cibo.

Secondo il cuoco britannico, la forza della cucina spagnola risiede proprio in questa accessibilità, che consente a un’intera popolazione di partecipare attivamente a una cultura gastronomica viva, condivisa e non elitaria. È un’impostazione che si oppone alla tendenza, diffusa altrove, di relegare l’alta qualità al solo ambito dell’alta ristorazione.

Chi è Tom Kerridge

Tom Kerridge, classe 1973, ha raggiunto la fama internazionale come primo chef a ottenere due stelle Michelin con un pub: The Hand & Flowers, a Marlow. Dopo una prima formazione in ambito teatrale, ha intrapreso il percorso culinario che lo ha portato a dirigere diversi locali nel Regno Unito. Oltre alla carriera televisiva e alla pubblicazione di numerosi libri, è apprezzato per la sua capacità di unire la tecnica classica al comfort food, con particolare attenzione alla cucina quotidiana, accessibile ma mai banale.

Maggiori informazioni

Foto dalla pagina Facebook ufficiale dello chef

 

 

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