In un mondo del vino sempre più connesso e selettivo, anche le grandi cantine puntano a creare relazioni più strette con i loro estimatori. È il caso di Fèlsina, realtà vitivinicola simbolo del Chianti Classico, che presenta Il Circolo, un wine club esclusivo destinato a sommelier, ristoratori, collezionisti e clienti affezionati. Niente iscrizioni pubbliche né membership a pagamento: l’accesso avviene solo su invito, per costruire una comunità coesa e autentica attorno alla filosofia dell’azienda.
Non un semplice club, ma uno spazio di condivisione

Il progetto nasce con l’obiettivo di creare un punto d’incontro tra la cantina e chi ha contribuito, nel tempo, a scriverne la storia. Non solo clienti, ma veri e propri ambasciatori del vino di territorio. Il Circolo è infatti concepito come luogo fisico e digitale in cui condividere esperienze, approfondimenti e momenti conviviali.
Tra i principali vantaggi per gli iscritti c’è la possibilità di accedere al progetto Materia Prima, una collezione di dodici cru di Sangiovese vinificati separatamente, pensata per esplorare in profondità le molteplici espressioni del vitigno simbolo della Toscana. Inoltre, ogni anno i membri ricevono le nuove annate delle etichette più iconiche di Fèlsina – da Rancia a Fontalloro, fino a Colonia e alla Collezione Privata – e possono, su disponibilità, attingere dalla library aziendale di annate storiche.
Un legame diretto con il cuore del Chianti
A rendere Il Circolo un club “esperienziale” c’è anche la Fèlsina Experience: una visita gratuita all’anno in cantina, pensata per scoprire l’evoluzione dell’azienda attraverso le vigne, le botti e le persone che la animano. I membri hanno inoltre accesso a eventi riservati, spazi dedicati e a un servizio concierge personalizzato che li accompagna tra spedizioni, acquisti mirati e consigli su come vivere al meglio la Toscana del vino.
Una nuova fase per una delle cantine più identitarie del Chianti
Con Il Circolo, Fèlsina inaugura una nuova fase della propria storia, tracciando una direzione che punta a rafforzare il senso di appartenenza e la relazione diretta con chi apprezza il suo lavoro tra autenticità, territorio e ricerca. Una visione coerente con il cammino intrapreso fin dal 1966, quando la famiglia Poggiali intuì il potenziale enologico di Castelnuovo Berardenga, in quell’area di confine tra Chianti Classico e Colli Senesi dove il Sangiovese trova alcune delle sue espressioni più complesse.
A guidare oggi l’azienda è Giovanni Poggiali, terza generazione di una famiglia che ha sempre creduto in un modello produttivo fatto di relazioni personali, agricoltura biologica e valore culturale del vino. Con questo nuovo progetto, il legame con la propria community si fa ancora più stretto, in una chiave moderna ma radicata nel passato.