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Checco Er Carettiere take away

Un ristorante romano ha anche una finestra per l’asporto

Dalla pandemia Checco Er Carettiere propone la sua cucina in modalità take-away sempre nel cuore di Trastevere: oltre ai fritti da passeggio, le preparazioni in umido e i primi della tradizione restano dei must.

Trastevere è uno dei quei rioni da percorrere guidati dall’istinto e dai profumi della romanità più verace – non mancano comunque le eccezioni, ad esempio le due insegne stellate di Glass Hostaria e Zia Restaurant, come anche Freni e Frizioni al 33esimo posto su 50 dei migliori bar del mondo 2023 – che a volte riesce a stupire. Non c’è quindi bisogno di ribellarsi alla tradizione per stare al passo con i tempi e ripensando al periodo della pandemia l’immaginazione è servita a poco. Proprio alla fine di una caratteristica strada a forma di ipsilon (indicazione per chi viene da Vicolo del Cinque), al numero 68 di Vicolo del Bologna durante uno dei lockdown è nato l’asporto di un ristorante romano da tre generazioni. Si chiama Checco Er Carettiere Take Away il format più frugale e giovane dell’omonimo locale aperto nel 1935 nell’attigua via Benedetta che era frequentato anche dal poeta Trilussa per l’ottima selezione di vini. Il nome omaggia il signor Francesco Porcelli, detto “Checco”, e sua moglie Diomira che 88 anni fa rilevarono “L’Osteria del Burino”, luogo ai tempi malfamato. Da allora, il ristorante è rimasto rigorosamente a gestione familiare: dopo il figlio Filippo, detto “Pippo”, che ne ha preso le redini nei decenni scorsi, ora invece è il turno di Susy (che si occupa della cantina e dell’accoglienza), Stefania (cuoca e oste), Diomira e Laura.

Così come Checco Er Carettiere non è la solita trattoria tipica, considerazione che tiene conto di un menu ambizioso in fatto di prezzo e proposta (si può optare per un percorso degustazione e si contano diverse voci dedicate al pescato fresco), il suo spin-off su strada è coerente con questa offerta, modulata però per un pubblico che idealmente mangia seduto a uno dei pochi tavolini che calpestano i sampietrini, ma anche continuando a passeggiare oppure può ritirare il proprio ordine per portare a casa il bottino. Dopo aver letto il menu alle lavagne appese al muro, si ordina da una finestrella che prima era semplicemente l’ingresso posteriore ai locali della cucina: da questo punto in pochi minuti escono le comande servite in piatti monouso. Per un cuoppo di fritti fai-da-te si consiglia un mix dei migliori antipasti capitolini (come al ristorante tutto viene fritto in olio extravergine d’oliva) tra supplìpolpette di bollito, fiori di zucca e baccalà, senza rinunciare a uno dei generosi panini, chiamati pagnottelle, preparati con polpette, pollo alla cacciatora, salsiccia e broccoletti. I rimandi alla storica insegna continuano con il quadrumvirato di primi della tradizione – carbonara, cacio e pepe, gricia e amatriciana –: l’unica differenza sta nel formato di pasta, in questo caso un tonnarello fresco fatto in casa che abbrevia al minimo i tempi di attesa. Non mancano le diverse preparazioni in umido, come bollito alla picchiapò, involtini oppure polpette al sugo.

Un progetto che s’integra alla perfezione con il “popolare” quartiere che più di vent’anni fa ha accolto un’altra attività della stessa proprietà: il bar e pasticceria. Posizionato accanto al ristorante e con orario senza interruzione dalle 6:30 del mattino all’1 di notte, qui ci può fermare per fare colazione con i loro lievitati o merenda con il gelato sempre di propria produzione. Se proprio bisogna scegliere qualcosa da assaggiare c’è la loro torta con zabaione cotto a bagnomaria e Marsala secco siciliano, un evergreen della casa che propongono anche a fine pasto da Checco Er Carettiere.

Maggiori informazioni

Checco Er Carettiere Take Away
Vicolo del Bologna 68 Roma
checcoercarettiere.it

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