Cosa ci si aspetta da un autentico agriturismo? Senza dubbio ingredienti genuini di produzione propria e una cucina capace di valorizzarli con ricette non eccessivamente elaborate. Oasi Kadir, struttura immersa nella campagna romana in zona Marcigliana, è tutto questo, ma non solo.

In attesa che, nelle prossime settimane, venga inaugurata anche l’area dedicata all’ospitalità, l’azienda vanta già un frantoio e un caseificio. Qui il latte delle pecore e delle mucche, che pascolano nelle colline circostanti, viene trasformato in formaggi e latticini, da acquistare nel negozio o da degustare nel ristorante attiguo.
Il Ristorante di Oasi Kadir
E a proposito di ristorante, da qualche settimana nella quiete della Marcigliana sono arrivati due chef – Daniel Celso e Salvatore Fancello – che dopo diverse esperienze in locali dalla vocazione gourmet, hanno deciso di cimentarsi con una cucina a km zero, senza però rinnegare rigore tecnico e creatività. Per una volta, il famoso detto “dalle stelle alle stalle” è da interpretarsi in maniera letterale e in un’accezione del tutto positiva.
Due le sale: quella interna si presenta rustica e accogliente con tanto di camino, l’altra è di fatto un cubo di vetro posizionato nel giardino e offre un’esperienza immersiva nel verde.
L’offerta gastronomica che guarda al Mediterraneo
Al momento il ristorante è aperto solo nel fine settimana. Il venerdì a pranzo e cena si ordina alla carta, così come pure il sabato a cena. Per il pranzo di sabato e domenica la scelta di piatti è ridotta e sono previste delle formule degustazione. Il prezzo del menu completo è di 50 euro, mentre i percorsi più leggeri – antipasti e primo o antipasti e secondo – costano rispettivamente 35 e 40 euro. Per i più piccoli c’è un menu dedicato a 15 euro. Infine, la domenica i più mattinieri possono godersi una sostanziosa colazione, dalle 10 alle 12, nell’area pic-nic, scegliendo tra proposte sia dolci che salate.

I piatti, ovviamente, cambiano a seconda della disponibilità degli ingredienti, ma si nota subito un evidente tocco mediorientale. La proprietà di Oasi Kadir ha infatti origini libiche e in cucina, oltre agli chef, c’è una cuoca che offre loro spunti mediterranei interessanti. Per intenderci, i felafel e le polpettine di kebab si affiancano a specialità più nostrane, come il fusillone con pecora cacio e uova. Non mancano poi contaminazioni particolarmente stuzzicanti, come nel caso dell’agnellone condito con sommacco e labneh.
Se amate il quinto quarto sappiate che nei giorni in cui vengono sacrificati gli animali potreste trovare diverse portate a base di frattaglie. Un unico avvertimento: da Oasi Kadir non sono serviti alcolici, è però concesso portare bottiglie da casa. Consideratela una buona occasione per degustare magari qualcosa di particolarmente pregiato senza ulteriori ricarichi.