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Piatto del Buon Ricordo

Una super cena festeggerà i 60 anni dei Ristoranti del Buon Ricordo

Il 9 aprile 100 chef dell'associazione cucineranno a Vietri sul Mare e come da tradizione ai commensali sarà donato un piatto speciale.

C’è il bue garofolato di Checchino dal 1887 a Roma, i ravioli al profumo di limoni e vongole de Lo Stuzzichino a S. Agata sui Due Golfi o il tortino di alici per La Siciliana a Catania. Queste sono alcune delle ricette dipinte a mano (una a una) dagli artigiani di Vietri sul Mare, “città della ceramica”, sui piatti del buon ricordo. Regalati al buongustaio che consuma quella specialità come un cimelio da custodire, questi manufatti sono divenuti nel tempo oggetto di collezionismo e ancora oggi sono realizzati da Ceramiche Artistiche Solimene, azienda di ceramisti a conduzione familiare dalla storia centenaria. Ne ha sessanta invece di anni la storia dell’Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo di cui i piatti descritti sopra sono il simbolo di un’associazione nata nella primavera del 1964 con l’obiettivo di restituire notorietà e prestigio alle tante espressioni locali della tradizione gastronomica italiana, a quell’epoca poco valorizzata.

L’idea partì da Dino Villani, uomo di cultura e tra i pionieri della  comunicazione integrata in Italia che del concorso “5000 lire per un sorriso” nel 1946 ne fece “Miss Italia”, ma sarebbe rimasta appunto solo un’idea senza l’appoggio di un gruppo di ristoratori che da 12, come partì, è oggi arrivato a ben 112 associati (di cui 11 all’estero all’estero fra Europa, Stati Uniti e Giappone). Come riconoscerli? Basta consultare il sito buonricordo.com o sfogliare la guida, che presenta i locali, raggruppati per regione. Sempre tra queste pagine arrivano segnalazioni dei nuovi associati e vengono aggiornate le ricette e le sostituzioni del relativo piatto: la regola del Buon Ricordo vuole infatti che il ristoratore possa proporre, quando crede, una nuova specialità “simbolo” del suo locale. Sarà ancora più speciale il piatto che verrà creato a tutti i commensali che parteciperanno a “100 chef per una sera”, l’evento che festeggerà i sessant’anni anni dell’Unione.

«Siamo davvero molto felici ed emozionati – hanno dichiarato il presidente Cesare Carbone e il segretario generale Luciano Spigaroli –. Dopo un lungo anno di lavoro siamo finalmente arrivati alla presentazione del nostro progetto che può apparire folle ma che, anche vista l’esperienza del 2014 a Parma in occasione del 50esimo, testimonia che a noi del Buon Ricordo le cose banali non piacciono. Il prossimo 9 aprile saremo a Vietri per tre motivi: festeggiare le nostre nozze di diamante con la cucina della tradizione italiana, ringraziare Vietri per le splendide ceramiche che da sessant’anni sono i nostri “Piatti del Buon Ricordo”, destinare donazioni il più possibile importanti a due associazioni che si occupano di chi è meno fortunato». Sì, perché il ricavato (tolte le spese vive) sarà devoluto a due associazioni del territorio, l’Abbraccio OdV e OPEN – Oncologia Pediatrica e Neuroblastoma Onlus. Mentre Corso Umberto I verrà allestito con una ricca degustazione di prodotti regionali a cura degli associati Buon Ricordo, la Cena di gala si svolgerà sul Lungomare di Vietri dove verranno accolti i 100 chef del Buon Ricordo che cucineranno in sinergia con l’Associazione Ristoratori di Vietri con un menu che mapperà da Nord a Sud dello Stivale, abbinato a calici di Franciacorta. Per il dolce ci si affiderà all’Accademia maestri del lievito madre e del panettone italiano. Un altro buon motivo per partecipare? In quei giorni Ceramica Solimene organizzerà una vendita straordinaria dei piatti del Buon Ricordo che da anni riposano nei suoi magazzini.

Maggiori informazioni

100 chef per una cena
martedì 9 aprile, Vietri (SA)

 

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